Fondazione Cassamarca rivede la luce, in due anni tornerà a chiudere in attivo
Approvato il “previsionale”, -4,8 milioni nel 2019 e -1,6 nel 2020 per arrivare al segno + nel 2021
|
TREVISO - Un rosso di 4,8 milioni di euro previsto per la chiusura di quest’anno che dovrebbero scendere nel 2020 per arrivare nel 2021 ad una svolta con il segno + davanti al bilancio dell’ente. Una svolta per Fondazione Cassamarca dopo anni di conti in rosso con il passivo del 2018 che si era chiuso con un disavanzo di 77.9 milioni.
Ieri il consiglio di indirizzo e di programmazione della Fondazione Cassamarca, ha approvato il documento programmatico previsionale 2020 presentato dal consiglio di amministrazione. Il documento recepisce tutte le indicazioni emerse anche nel corso dell’ultimo colloquio avuto dai vertici della Fondazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e riflette le previsioni del piano triennale 2019-2021. Le previsioni per il 2020 indicano un risultato economico stimato in -1.6 milioni di euro.
Va sottolineato che il Previsionale non contiene la rivalutazione dell’importante patrimonio storico e artistico della Fondazione, per il quale è stata avviata un’operazione di aggiornamento delle stime che troverà positiva evidenza nei prossimi bilanci. “Il miglioramento è netto e continuo nel persistente rispetto del patrimonio di dotazione dell’ente e del fondo erogativo istituzionale -ha dichiarato il presidente Luigi Garofalo- La Fondazione va inoltre a incrementare le attività culturali e artistiche a vantaggio della collettività”.
In questa direzione è stato annunciato il concerto che la Fondazione offrirà il 1° novembre prossimo in concomitanza con la festività di Tutti i Santi presso la chiesa di Santa Croce nel quartiere universitario. Seguirà, domenica 15 dicembre 2019, il “Messiah” di Händel nel Tempio di S.Nicolò a Treviso, alle ore 20.30, voluto da Fondazione per rendere omaggio ai vescovi Gianfranco Agostino Gardin e Michele Tomasi e per augurare il buon Natale alla collettività.