FIRMA DIGITALE, ALL’OSPEDALE DI CASTELFRANCO LA PRIMA MONDIALE
Entra per la prima volta in Radiologia e Medicina nucleare
CASTELFRANCO - Alla richiesta dell’Ulss 8 il responsabile dei sistemi dell’azienda GE Healthcare, multinazionale di apparecchi elettromedicali, è rimasto perplesso. Era la prima volta che una richiesta del genere gli veniva fatta. Eppure la firma digitale del tecnico che segue un esame di radiologia, di medicina nucleare o di qualsivoglia altra specialità che prevede l’uso di apparecchiature elettromedicali è certamente importante.
Sapere chi ha fatto un determinato esame, quale procedura ha eseguito, qual tipologia di materiale ha utilizzato è importante sia per una futura verifica ma soprattutto per mettere in condizione medico o chiunque fa o dovrà fare il referto di avere al bisogno tutti gli elementi a propria disposizione. Non solo, ma la tracciabilità delle modalità di esecuzione di un esame realizzata con archiviazione in “cloud computing” consente di avere sempre a disposizione in tempo reale dati statistici.
Tutto questo finora avviene in tutto il mondo su supporto cartaceo. Dal 20 giugno l’Ulss 8, in collaborazione con GE Healthcare, ha realizzato il primo esame con apparecchiatura elettromedicale firmato in maniera digitale dal tecnico che esegue l’esame. Per la cronaca, il primo esame di questo tipo è stata una scintigrafia ed è stata eseguita dal capo tecnico della Medicina nucleare, Sergio Lorenzon. La prima mondiale è andata in scena all’ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto, in provincia Treviso, ed ora, dopo poche elementari correzioni al software, si prevede che dal mese di luglio gli esami di medicina nucleare potranno essere tracciati con firma digitale.
Questa firma digitale ha ottenuto la certificazione da parte dell’ente certificatore Infocert e quindi potrà essere utilizzata in qualsiasi situazione quando ci sarà bisogno di verificare che cosa è avvenuto durante un esame. GE Healthcare ha giù chiesto la collaborazione dell’Ulss 8 per poter utilizzare questo software messo a punto presso l’Ulss 8 in altre aziende ospedaliere italiane, europee e mondiali dal momento che dai propri clienti si è manifestato un grande interesse verso questa possibilità.
Per capire l’importanza di questa certificazione si consideri che il tecnico firma un “report” in sono indicati, ad esempio, oltre al peso e all’altezza del paziente, anche i valori di dose che vengono erogati per eseguire l’esame, dato questo utilissimo perché consente di calcolare anche a posteriori la dose che i pazienti hanno assorbito sottoponendosi all’esame. Ulteriori aspetti positivi riguardano la riduzione degli errori di trascrizione e la valorizzazione della professionalità del tecnico che è il primo collaboratore dello specialista medico affinché questi giunga alla più corretta refertazione.