Fipe Treviso in piazza a Roma: "Vogliamo una data certa di riapertura dei nostri locali"
"Oggi abbiamo manifestato tutto il disagio e la disperazione delle imprese trevigiane, da 14 mesi chiuse per la pandemia"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Ieri i ristoratori trevigiani, oggi, in piazza a Roma è arrivata anche la Fipe-Confcommercio Treviso.
Proseguono, seppure blindate, le manifestazioni in piazza a Montecitorio da parte degli imprenditori e delle associazioni di categoria che a gran voce chiedono: “Una data certa di riapertura”. Oggi a Roma, alla manifestazione organizzata dalla Fipe nazionale, in rappresentanza del territorio trevigiano erano presenti Dania Sartorato, presidente della Fipe Treviso insieme al commissario straordinario Unascom Tullio Nunzi.
“Vogliamo futuro”, è la richiesta della categoria, riportata anche nella maglia bianca indossata dai manifestanti. “Oggi abbiamo manifestato a Roma tutto il disagio e la disperazione delle imprese trevigiane, da 14 mesi chiuse per la pandemia. Abbiamo fatto sentire la nostra voce, pur con la massima civiltà, contribuendo ad alimentare il dialogo col Governo, che in questi mesi non si è mai interrotto”, le parole di Dania Sartorato.
“Cosa abbiamo chiesto? Prima di tutto una data certa, poi una programmazione delle riaperture, altri ristori (non coprono neanche gli interessi passivi delle nostre imprese), sgravi fiscali, supporti per donne e giovani, le fasce più flagellate”.
E ancora: “Sostegni specifici per il catering, altro indotto azzerato. Siamo stati ricevuto dal governo e ci siamo fatti sentire. Si vede, pur in lontananza, una via di uscita. Sperare è obbligatorio”.