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28 marzo 2024

Conegliano

Fermano un'auto perchè senza anabbaglianti in autostrada: alla guida c'è un latitante

In carcere un 29enne che aveva pure i documenti falsi: doveva scontare 5 anni e 6 mesi di carcere

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

arresto a Conegliano

CONEGLIANO - Fermano un'auto per controlli, dentro ci trovano un latitante con i documenti falsificati. 

Verso il mezzogiorno di venerdì 22, lungo il tratto autostradale A27, all’uscita del casello di Conegliano, nel territorio di San Vendemiano, una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale A27, impegnata nei controlli per il rispetto della normativa Anticovid, aveva notato transitare un’autovettura Audi A6 Allroad Quattro con a bordo due persone, con le luci anabbaglianti spente nonostante l’obbligo di utilizzo in autostrada.

Subito la pattuglia ha proceduto al fermo del veicolo, pensando di dover solo procedere alla contestazione per la violazione amministrativa al codice della strada prevista dall’art.152.

L'uomo alla guida, 29 anni, ha esibito agli operatori di Polizia una patente di guida rumena, mentre la passeggera di 28 anni esibiva una carta d’identità rumena.

La coppia non era in grado di giustificare il viaggio e lo spostamento in ambito comunale, fornendo indicazioni vaghe e senza alcun riscontro; l’attenzione degli agenti si è rivolta alla particolare tipologia di supporto della patente di guida rumena esibita: appariva difforme dai normali standard europei. Da un più accurato ed approfondito controllo, il documento di guida risultava abilmente contraffatto.

Lo straniero è stato sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica. Tramite indagini dattiloscopiche e per mezzo della banca dati del Casellario Centrale d’identità, si è accertato che le generalità dello stesso, ulteriormente confermate da una carta di identità rumena esibita, erano false e strumentali a sottrarsi da circa due mesi all’esecuzione di un “mandato di arresto europeo” dovendo scontare una pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione per furto aggravato. I fatti sono stati accertati a Bucarest (Romania) nell’agosto 2017.

Contestualmente da un’attenta analisi della carta d’identità rumena esibita all’atto del controllo, è emerso che il documento era stato abilmente falsificato.

Avvertita l’Autorità Giudiziaria, il cittadino rumeno compiutamente identificato con le sue esatte generalità G. A. C. del 1991, è stato arrestato per il “mandato di arresto europeo” come richiesto dalle Autorità rumene, nonché tratto in arresto in flagranza anche per l’uso di un documento d’identità falso valido per l’espatrio.

Altra denuncia per il reato di “falsità commessa dal privato in certificazioni/autorizzazioni amministrative” per l’utilizzo della patente di guida rumena falsificata.

Entrambi i documenti sono stati sequestrati a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente per i successivi accertamenti peritali.

All’arrestato sono state contestate violazioni amministrative al Codice della Strada per “luci anabbaglianti non accese” e “guida senza patente” e per la normativa disposizioni relative al contenimento dell’epidemia Covid – 19 importo totale pari a 5.675 euro con relativo “fermo amministrativo di 3 mesi” del veicolo, affidato in giudiziale custodia ad una ditta specializzata autorizzata.

Anche la passeggera è stata sanzionata con 533,33 euro per la violazione delle disposizioni relative al contenimento dell’epidemia Covid – 19. Il 29enne, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato in carcere a “Santa Bona” di Treviso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa delle procedure previste per l’estradizione.
 

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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