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16 aprile 2024

il fenomeno Christo!

- Tags: christo

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Alberta Bellussi | commenti |

Il fenomeno Christo!

Da 15 giorni non si sente parlare altro che di Christo e di lago di Iseo nei telegionali, nei giornali?

Cosa è accaduto?

E’ resuscitato il Salvatore proprio in quel piccolo bacino lacustre situato in Lombardia?

Ma no! Per una volta una location non proprio così consueta ai flussi turistici e al turismo d’arte ha rotto gli schemi e si è prestata ad una gigante installazione di arte contemporanea ad opera di Christo.  Tra la primavera e l’estate del 2014 Christo, insieme a Vladimir Yavachev – operations manager, Wolfgang Volz – project manager, Josy Kraft – registrar e curatore, hanno esplorato diversi laghi del nord Italia e, insieme al Project Director Germano Celant, hanno ritenuto che il Lago d’Iseo fosse il luogo più adatto e di grande ispirazione.

Questo serpentone giallo non è un mostro di Loch Ness nostrano o l’ennesima iniziativa promozionale, si tratta di The Floating Piers, il nuovo progetto di Christo in Italia, che ha reinterpretato il lago lombardo per 16 giorni dal 18 giugno al 3 luglio 2016. 70.000 metri quadri di tessuto giallo cangiante, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità, compongono  l’installazione che si sviluppa a pelo d’acqua seguendo il movimento delle onde. The Floating Piers crea sulle acque del Lago di Iseo un percorso pedonale di 3 km composto da pontili larghi 16 metri e alti 50 centimetri dai bordi degradanti. Il tessuto si sviluppa per altri 1,5 km lungo la strada pedonale tra Sulzano e Peschiera Maraglio.

Il miracolo è avvenuto migliaia e migliaia di persone hanno visitato quotidianamente l’opera con punte giornaliere, anche, di 95 mila persone. Flusso che ha destato non pochi problemi in quei paesi abituati alla tranquillità.

Attorno a questa installazioni sono nati dibattiti di ogni tipo anche pesanti. E’ arte o è baracconata come sostengono Daverio e Sgarbi?

Ognuno di noi si sarà fatto la su idea in base anche al proprio approccio a questa tematica, alla propria sensibilità personale e alle proprie propensioni. Personalmente amo più dei periodi o degli autori ma sono aperta alla conoscenza di tutte le espressioni e amo conoscere il pensiero che le genera.

Non mi permetto di dare giudizi estremi ma se questa installazione è riuscita a suscitare la curiosità di così tante persone che si sono avvicinati a un artista contemporaneo e hanno fatto delle riflessioni su di esso…un miracolo è avvenuto. E’ arte.

E poi questa ennesima follia artistica, come tutti i lavori della coppia Christo and Jeanne-Claude (morta nel 2009) sono realizzati da fondi che  provengono interamente dalla vendita delle opere dell’artista. Non solo: il grande artista non accetta alcun finanziamento o sponsorizzazione, come pure non accetta che i visitatori paghino il biglietto per accedere al progetto. Non sono ammesse collaborazioni a titolo gratuito (volontari). Non accetta denaro per materiale quali manifesti, cartoline, libri, filmati o prodotti analoghi. Assolutamente nulla. Christo, infatti, è fermamente convinto che scendere a patti di tal genere potrebbe alterare o compromettere la sua arte, il rifiutare contributi in denaro gli consente di lavorare in totale libertà. Scopo primario di Christo e Jeanne-Claude è da sempre quello di creare opere d’arte magnifiche e gioiose senza far pagare i visitatori, pertanto non serve nessun biglietto per vedere, accedere e godersi The Floating Piers.

Serviva solo molta pazienza!



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