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28 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Farra di Soligo flagellata dal maltempo, chiesto lo stato di crisi per calamità naturale

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Farra di Soligo flagellata dal maltempo, chiesto lo stato di crisi per calamità naturale

FARRA DI SOLIGO – Allagamenti nella scuola elementare e nell’asilo parrocchiale di Soligo, come pure in svariate abitazioni e in due negozi, oltre a strade trasformatesi in fiumi. E poi chiuso un tratto di via San Gallo per un cedimento della strada (in foto sopra), mentre diversi tratti di canali di scolo sono rimasti ostruiti da sassi e fango.

 

Il giorno dopo l’ondata di maltempo, che ha duramente segnato il territorio solighese, è iniziata la conta dei danni. E il sindaco Mattia Perencin ha firmato oggi, lunedì, la richiesta dello stato di crisi per avversità atmosferica che ha inoltrato alla Regione Veneto. Per questo invita i cittadini che hanno subito dei danni nel corso della giornata di domenica a compilare il modello che si può già scaricare dal sito internet del Comune.

 

«Stanno proseguendo da parte degli operai comunali i lavori di sistemazione e di pulizia di alcuni tratti di strada e di fossati, mentre il tratto di una trentina di metri di via San Gallo che è collassato di circa 50 centimetri rimarrà chiuso al traffico fino al termine dei lavori di ripristino che inizieranno con urgenza già nella giornata di domani, martedì – fa il punto il sindaco Perencin impegnato anche nella giornata di oggi in svariati sopralluoghi -. A livello comunale abbiamo stimato danni per circa 100mila euro. C’è poi il grosso problema della centrale termica della scuola, finita sotto a due metri e 20 centimetri d’acqua e che è andata fuori uso. Per rifarla serviranno almeno 40mila euro. Nell’asilo parrocchiale di Soligo si sono registrati 50 centimetri d’acqua nello scantinato. Speriamo ci venga riconosciuto un aiuto dalla Regione e che venga decretato lo stato di calamità». Ancora da quantificare i danni patiti dai privati.

 

Domenica a Soligo hanno lavorato per ore una trentina di volontari della protezione civile, tre squadre dei vigili del fuoco di Conegliano, Vittorio Veneto e Montebelluna e gli operai comunali. Durante l’emergenza erano presenti sul territorio il sindaco Mattia Perencin e il vicesindaco Michele Andreola.

 



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Claudia Borsoi

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