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28 marzo 2024

Treviso

FALSE NOTIZIE SU ZAIA E ESCORT, GIP OSCURA SITO WEB

Rivelazioni di Nadia Macrì apparse su un sito internet

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FALSE NOTIZIE SU ZAIA E ESCORT, GIP  OSCURA SITO WEB

TREVISO - E' stato oscurato dal Gip di Treviso, su richiesta della procura della Repubblica, un sito dove erano apparse delle notizie relative a presunte frequentazioni di 'escort' da parte del presidente del Veneto Luca Zaia (in foto) nei giorni dell'alluvione.

Il responsabile del sito, un uomo di 42 anni residente nel vicentino, indicato come vicino a movimenti 'venetisti', risulta indagato per diffamazione a mezzo stampa. Gli incontri, come riportava il sito, si sarebbero svolti a Cison di Valmarino e di questi avrebbe parlato Nadia Macrì.

Nel corso di una conferenza stampa in Questura, lo stesso procuratore della Repubblica Antonio Fojadelli ha però definito totalmente infondate le notizie diffuse dal sito e indicato che il presidente veneto nei giorni indicati per gli incontri era da tutt'altra parte impegnato in attività pubbliche e private, legate soprattutto all'emergenza maltempo.

“Ringrazio per la correttezza dimostrata in questi giorni il Procuratore della Repubblica di Treviso Antonio Fojadelli, il Questore Carmine Damiano e i loro uomini. Non hanno lasciato possibilità di ombre od equivoci sui miei comportamenti personali. Hanno liquidato le infamie che un sito internet aveva diffuso contro di me e si è già provveduto ad oscurarlo”. E' quanto dichiarato dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.

“E’ stato chiarito – aggiunge - che si è trattato di diffamazioni che, tra l’altro, non aiutano a far crescere il rapporto di stima e fiducia che i cittadini dovrebbero avere nei confronti delle Istituzioni. E la cosa mi ha fatto doppiamente male, perché oltre a diffamarmi sul piano personale, si è anche tentato di far passare la vergogna che sarei andato a divertirmi mentre 500.000 veneti erano alle prese con la gravissima alluvione che ci ha colpito”.

“Quanto accaduto – aggiunge Zaia – fa parte di un brutto clima nel quale ci troviamo a lavorare”. “Ringrazio anche – prosegue il governatore – quegli organi di stampa che, pur avendo avuto sentore di tali liquami, li avevano derubricati alla voce infamia”.

“Andrò avanti – conclude Zaia – con decisione e senza sconti per nessuno nel difendere la mia onorabilità personale. Da parte mia il perdono ha un significato molto importante, ma quando, come in questo caso, viene toccata la mia sfera personale, il mio convincimento profondo è che non ci sia spazio per nessun tipo di tolleranza. Motivo per il quale, con tutte le mie forze e di fronte a chicchessia, in questo caso come in futuro, mi adopererò per far emergere la verità e chiedere alle autorità competenti le maggiori punizioni che la legge prevede”.

 

 


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