Falde acquifere inquinate: “Non abbassiamo la guardia, l’acqua potabile è un bene primario”
Una conferenza telematica organizzata da Zanoni ha ripercorso la storia dell’inquinamento scoperto nel 2010
| Manuel Trevisan |
PREGANZIOL – I problemi di natura ambientale richiedono impegno e attenzione costante. Lo sa bene Andrea Zanoni, consigliere regionale del PD, che da anni porta avanti la battaglia per far luce sulle cause dell’inquinamento da mercurio delle falde acquifere. I tanti “no” della Regione sulle richieste di finanziamenti per studi approfonditi, però, non hanno fermato la tenacia del Consigliere (ultimo in ordine cronologico l’emendamento respinto a dicembre: 33 contrari e 8 favorevoli).
Una recente iniziativa per non abbassare la guardia sul tema è stata la conferenza di settimana scorsa - volta a ripercorrere la storia dell’inquinamento e le possibili implicazioni future - in cui sono intervenuti, tra gli altri, oltre lo stesso Zanoni, il sindaco di Preganziol Paolo Galeano e l’assessore all’ambiente Riccardo Bovo.
Il comune di Preganziol, infatti, sta accompagnando Zanoni nella causa ambientale, tanto che nell’ultimo Consiglio Comunale è stata approvata all’unanimità la mozione per proseguire con la richiesta alla Regione Veneto di stanziare un fondo idoneo per approfondire le cause dell’inquinamento da mercurio nelle falde acquifere.
Uno studio, come è stato ripetuto più volte nel corso della conferenza, che sarebbe di cruciale importanza per comprendere se l’inquinamento sia di origine naturale o antropica, così da poter intervenire all’origine del problema e non dover continuare a trovare soluzioni per arginare l’estensione del plume.
E infatti di soluzioni, ad oggi, l’Amministrazione di Preganziol ne ha prese molte e continuerà a prenderne se necessario, come sottolineato dall’Assessore all’ambiente.
“Non molliamo nonostante la delusione di trovare questo muro immotivato da parte di chi ha la competenza di tutelarci”, conclude amareggiato Galeano.