CONEGLIANO - Incredibile ma vero, la maggioranza guidata dal nuovo sindaco Fabio Chies “va sotto” coi numeri già al primo consiglio comunale. Durante l’elezione del presidente del consiglio, infatti, il centro destra non ha raggiunto i numeri sufficienti per nominare il leghista Giovanni Bernardelli.

 

Il voto è segreto: al primo round l’esponente del Carroccio prende 12 voti, Isabella Gianelloni (Pd e presidente pro tempore del consiglio) 7, Leopoldino Miorin (FI) 2, Massimo Bellotto (M5S) 2. Una scheda bianca. In consiglio è assente Enzo Perin, quindi i consiglieri che votano sono 23: ci vogliono 13 voti per eleggere il presidente.

 

Bernardelli non raggiunge la maggioranza nemmeno al secondo turno: 11 voti contro i 7 di Gianelloni, i 2 di Bellotto e addirittura i 4 di Miorin.

 

L’elezione è rinviata al prossimo consiglio: fino a quel momento Gianelloni (consigliere anziano), presiederà il consiglio comunale. Dalle parti del Pd si canta il mantra de “l’avevamo detto”: “E’ una frattura politica – commenta il consigliere Andrea Barazzuol – Non sono pronti nemmeno a eleggere il presidente del consiglio comunale”.

 

I dem, insieme ai 5 Stelle, ora reclamano quella carica, e vogliono un uomo della minoranza alla presidenza. “Sarebbe un atto di garanzia istituzionale – chiosa Barazzuol – Auspichiamo che Bernardelli faccia un passo indietro”. Gli fa eco l’ex candidato sindaco Pd Alessandro Bortoluzzi: “Dovrebbero ritirare la sua candidatura e discutere con l’opposizione. Prendiamo atto della prima grande battuta d’arresto della maggioranza: partiamo decisamente male”.

 

Questa mattina, alla presentazione della giunta, la presidenza di Bernardelli era data come cosa fatta dal nuovo sindaco. Questa sera qualcuno dei suoi ha complicato le cose.