MOGLIANO – E.G., moglianese di 35 anni, fa causa all’ospedale di Mestre per il mese di calvario causato da un’operazione di tonsillectomia.

La donna ha perso il lavoro come insegnante di lingue in un istituto professionale di Conegliano.

La tonsillectomia infatti le ha provocato problemi di deglutizione di articolazione delle parole, oltre che problemi di deglutizione.

E ha fatto causa. La moglianese viene operata il 30 settembre 2009, ma non non riesce a parlare, si sente soffocare e non riesce a mangiare.

Torna in ospedale per la visita di rito ma non viene notato nulla di strano.

Ma dopo una ventina di giorni in cui la situazione sembra tornata (parzialmente) alla normalità, il tono della voce cambia e non riesce più a pronunciare alcune consonanti. L’istituto di Conegliano dove lavora la licenzia.

Il calvario negli ospedali continua, fino al 6 novembre, quando sputa un corpo estraneo rischiando il soffocamento.

Lo porta al medico che la sta curando nell’ospedale di Piove di Sacco: sarebbe un pezzetto di crosta della tonsilla. Dal medico la donna passa direttamente all’avvocato, che ritiene ci siano la modalità per chiedere i danni al chirurgo che l’ha avuta in cura.

L’udienza è stata fissata il 29 ottobre al tribunale di Venezia. GR