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29 marzo 2024

Treviso

Export manifatturiero: "Per la Marca un ritorno a livelli pre pandemia"

Il manifatturiero Treviso ha registrato un aumento del 5% raggiungendo un giro d’affari di quasi 7 miliardi

| Isabella Loschi |

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export manifatturiero

TREVISO - Il mercato mondiale si conferma strategico per le pmi della nostra provincia. Lo conferma il confronto dei dati del semestre ottobre-marzo 2019-2021.

In media si è registrato un aumento del 5%, raggiungendo un giro d’affari di quasi sette miliardi, con un incremento di 267 milioni di euro. In termini assoluti il manifatturiero Treviso-Veneto, negli ultimi sei mesi, ha esportato il 5% in più rispetto all’anno scorso (6.621,9 miliardi) ma soprattutto +4%rispetto a due anni fa.

Tre soli sono i settori con il segno positivo: i prodotti in metallo (+ 34,8%), i mobili (+ 7,5%) e i prodotti della stampa e delle registrazioni su supporti registrati (+ 17,3%). Regrediscono tutti gli altri settori e in particolare il tessile (- 22,5%), l’abbigliamento (- 20,2%), la pelle (- 11,2%), altre industrie manifatturiere (- 11,5%) e il legno (- 5%). Più contento l’arretramento dei prodotti alimentari, con un meno 1,6%. Quanto alle aree geografiche, l’Europa, con Germania, Francia, Spagna e Polonia in particolare (che rappresentano il 58.4% delle esportazioni UE post Brexit), seguite da Usa, Regno Unito, Svizzera e Cina (che rappresentano il 41.6% delle esportazioni extra UE), si confermano mercati strategici per il manifatturiero della nostra provincia.

“Al di là dei settori che sono arretrati” - commenta Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana - “l’economia trevigiana ha confermato la sua vocazione all’export. La tendenza è a un ritorno ai livelli pre-Covid che, ricordo, erano reduci da crescite importanti e quindi di assoluto rilievo. Un segnale importante viene dal confronto con i nostri principali competitor, Lombardia (-2% rispetto ai sei mesi del 2018/2019) ed Emilia Romagna (+1,7%), che crescono meno di noi. Il Veneto resta terzo in classifica per il peso dell’export manifatturiero sul totale Italia (13,9%) ma recupera qualche punto rispetto alle due regioni vicine. In questo processo vanno comunque monitorate le diverse velocità delle filiere del made in Treviso”.

Dall’analisi dei dati emerge che la Marca Trevigiana, anche senza il Regno Unito, continua a guardare verso la UE post Brexit come mercato primario. Ben 4.063,4 milioni di euro sono le esportazioni pari al 58.4% del totale. In crescita di quasi 770 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 


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