Etichetta d'origine obbligatoria per salumi e insaccati trevigiani: "Una tutela per prodotti locali"
Coldiretti Treviso: "Così si combatte la concorrenza sleale al Made in Italy"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Obbligo di indicare in etichetta il Paese d’origine di tutti gli alimenti. Da oggi entrata in vigore dell'etichettatura obbligatoria per salami, mortadella e insaccati italiani. Una tutela per la produzione nazionale, che nel Trevigiano e in Veneto vanta realtà di allevamento e produzione tra le più rinomate a livello nazionale. In Veneto si concentra una produzione di qualità pari ad un valore di 200milioni di fatturato realizzato da 70mila capi allevati da oltre 300 imprenditori suinicoli.
La provincia di Treviso vanta realtà di allevamento leader a livello nazionale. “In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta il Paese d’origine di tutti gli alimenti per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy”, sottolinea Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso. “L’Italia ha la responsabilità di svolgere un ruolo di apripista in Europa, anche sfruttando le opportunità offerte dalla storica apertura dell’Ue all’obbligo di etichettare l’origine dei prodotti”.
Da oggi dunque i produttori devono indicare in maniera leggibile sulle etichette le informazioni relative a: Paese di nascita degli animali; paese di allevamento e quello di macellazione. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma 100% italiano. In caso contrario dovrà essere indicata l’origine come “Ue” (Unione europea) o “Extra Ue”.