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06 dicembre 2024

Italia

Esplosione Bologna, chi sono le vittime. Toyota chiude stabilimento

I due operai avevano 37 e 34 anni. Altre 15 persone trasportate all'ospedale Maggiore e all'ospedale di San Giovanni in Persiceto. L'azienda dà il via alla cassa integrazione

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Il luogo dell'esplosione - (Fotogramma)

BOLOGNA - Sono Lorenzo Cubello e Fabio Tosi, rispettivamente di 37 e 34 anni, i due operai morti ieri sera nella violenta esplosione avvenuta all’interno di uno dei capannoni industriali della Toyota Material Handling, a Bologna. Nel gravissimo incidente sono rimaste coinvolte 15 persone.

Entrambe le vittime sono di Bologna: a seguito dell’esplosione, uno dei due operai sarebbe morto sul colpo, mentre l’altro è deceduto dopo l’arrivo all’ospedale Maggiore. Presso la struttura ospedaliera di Bologna si trova anche un altro lavoratore della Toyota Material Handling, arrivato in gravissime condizioni e sottoposto ad un intervento chirurgico. Lui, come tutte le altre persone ospedalizzate tra l’ospedale Maggiore e l’ospedale di San Giovanni in Persiceto, non sarebbe in pericolo di vita.

Dopo esplosione Toyota sospende l'attività a Bologna

A seguito di una riunione svoltasi nel pomeriggio di oggi, giovedì 24 ottobre, i vertici di Toyota Material Handling hanno comunicato ai rappresentanti dei lavoratori la chiusura dello stabilimento di Bologna. Il documento di Toyota Material Handling specifica che tutte le attività lavorative, tanto quelle in presenza quanto quelle da remoto, sono sospese fino a nuova comunicazione. La multinazionale ha dichiarato di voler procedere con l'apertura della cassa integrazione ordinaria, che nel frattempo ha preso il via a partire da ieri, mercoledì 23 ottobre.

Cosa è successo

Dalle prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, l’incidente sarebbe stato causato dallo scoppio di un compressore. Il boato è stato avvertito in maniera distinta in buona parte della città. Fin dalla serata di ieri, davanti ai cancelli dello stabilimento si sono radunati i familiari dei dipendenti e gli altri operai a riposo, in apprensione per la sorte dei loro colleghi.

Inoltre l'azienda Usl ha inviato sul luogo dell'incidente anche uno psicologo per dare assistenza alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti che hanno vissuto in prima persona l'incidente. La Toyota Material Handling è una multinazionale che si occupa di movimento merci e produzione di carrelli elevatori. La sua sede si trova in via Persicetana Vecchia, a Borgo Panigale, uno dei quartieri più grandi di Bologna. A seguito dell'esplosione, i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Bologna hanno proclamato uno sciopero del settore metalmeccanico per l'intera giornata di venerdì 25 ottobre, al grido di 'Basta morti sul lavoro'.

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