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16 febbraio 2025

Nord-Est

Escursionista disperso sul Gran Monte: salvato dopo 11 ore di ricerche

Salvato un quarantenne: ferito ma vivo. Intervento di Soccorso Alpino e Aeronautica Militare

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Escursionista disperso sul Gran Monte: salvato dopo 11 ore di ricerche

TAIPANA (UDINE) -Si sono concluse all’alba del 17 gennaio le operazioni di soccorso per un escursionista quarantenne disperso sul Gran Monte, nelle Prealpi Giulie, dal pomeriggio del giorno precedente. L’uomo, partito da Passo Tanamea per un’escursione ad anello, non era rientrato a casa, facendo scattare l’allarme della fidanzata intorno alle 18:30. Le ricerche, durate circa 11 ore, hanno coinvolto una quindicina di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia, un’unità cinofila, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri, con il supporto aereo di un elicottero HH-139B dell’Aeronautica Militare.  

La vettura dell’uomo è stata localizzata a Passo Tanamea intorno alle 19, restringendo il perimetro di ricerca sui versanti settentrionali. Grazie alle indicazioni della fidanzata e alla localizzazione dell’ultimo segnale telefonico, i soccorritori hanno seguito la traccia lungo i sentieri 711a e 712. Intorno alle 23, una squadra del Soccorso Alpino ha individuato una traccia di scivolata a 1300 metri di quota che conduceva a un canalone, dove sono stati rinvenuti effetti personali del disperso. L’elicottero ha sorvolato l’area individuando una luce in movimento circa 300 metri più in basso.  

Alle 24, i soccorritori sono stati calati con un verricello fino al punto in cui l’uomo era rimasto bloccato dopo una caduta. Ferito ma cosciente, è stato stabilizzato sul posto e successivamente trasportato in barella. L’elicottero lo ha trasferito a Campoformido (UD), dove è stato affidato all’ambulanza per le cure mediche.  Considerate le temperature proibitive (-10°C percepiti), l’elicottero ha effettuato un’ulteriore rotazione per recuperare i soccorritori rimasti sul posto, rientrando infine alla base di Cervia.  L’operazione ha dimostrato l’importanza della collaborazione tra il Soccorso Alpino e l’Aeronautica Militare, fondamentale in scenari complessi e ostili per garantire la salvaguardia della vita umana.

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