Ennesimo mortale sul lavoro, i sindacati: “Serve un cambio di rotta sulla sicurezza"
Cgil, Cisl e Uil Treviso: “Il triste primato della Marca per infortuni è la misura della grave carenza della cultura della sicurezza e a pagare sono i lavoratori"
| Isabella Loschi |
TREVISO - “L’anno della ripartenza si è ormai drammaticamente confermato come l’annus horribilis in tema sicurezza sul lavoro. La sequela di infortuni e di morti in provincia di Treviso è sconcertante e nemmeno la grande mobilitazione delle organizzazioni sindacali della scorsa estate, appellandosi alle istituzioni e alle rappresentanze del mondo imprenditoriale, è riuscita a cambiare la situazione”.
Queste le parole dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil territoriali Mauro Visentin, Massimiliano Paglini e Gianluca Fraioli, dopo l’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto mercoledì mattina in un cantiere edile di Caerano San Marco che è costato la vita a un operaio di 48 anni.
“La situazione è fuori controllo, in questi giorni si fa un gran parlare di green pass si green pass no, registrando divergenti posizioni anche delle parti datoriali, quando i lavoratori continuano a morire nei cantieri - attaccano i vertici dei sindacati della Marca -. Serve una risposta unanime, fattiva e inequivocabile, che chiediamo ormai da lungo tempo nel rafforzare e implementare i controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e al mondo imprenditoriale, per progettare interventi concreti, perché si proceda quanto prima a un cambio di rotta sul tema della sicurezza”.
“Il triste primato della Marca per infortuni è la misura della grave carenza della cultura della sicurezza e a pagare sono i lavoratori, drammaticamente anche con le loro vite”, chiudono Paglini, Visentin e Fraioli.
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