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29 marzo 2024

Mogliano

Emergenza casa, 130 famiglie senza alloggio. “Azzeriamo l’Imu degli immobili vuoti e investiamo sulle ristrutturazioni”

È la proposta dei Consiglieri di minoranza per avere più alloggi in disponibilità da assegnare

| Manuel Trevisan |

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| Manuel Trevisan |

Emergenza casa: la proposta dei Consiglieri di opposizione

MOGLIANO VENETONon far pagare più l’Imu all’Ater per immobili sfitti e investire tali risorse in ristrutturazioni di alloggi inutilizzabili in quanto non versano in condizioni tali da poter essere assegnati. È questa la proposta dei Consiglieri di minoranza di Mogliano Veneto presentata nel corso dell’ultimo consiglio comunale.

“Si mira così a raggiungere un obiettivo comune di rilevante importanza: riuscire a dare una casa a chi è in graduatoria ed attende da tempo – spiegano -. In questi mesi, infatti, registriamo un crescente disagio abitativo nella nostra provincia al quale la politica deve dare una risposta urgente. La crisi determinata dalla pandemia ha reso ancora più difficile per molte famiglie riuscire a pagare l’affitto a fine mese.

Mogliano da sempre è un Comune a forte emergenza abitativa. Già prima della pandemia c'erano più di 130 famiglie in attesa di un alloggio, aspettiamo la formazione delle graduatorie per vedere l'impatto del Covid sulle nuove richieste, che verosimilmente saranno aumentate. I Comuni fanno quello che possono, tamponando con sussidi straordinari le emergenze, cofinanziando quelli della regione. Guai se non ci fossero, ma non si tratta di certo di provvedimenti risolutivi.

La soluzione che presentiamo oggi affronta il tema in maniera strutturale, concentrando finalmente un po' di risorse sul patrimonio immobiliare, per avere più alloggi in disponibilità da assegnare ed uscire progressivamente dalla logica estemporanea dei sussidi. Certo è solo un primo passo, che garantirà più risorse per la manutenzione del patrimonio esistente e non per la costruzione del nuovo.

Tuttavia – concludono - si tratta di un primo passo che se attuato da tutti i comuni della provincia cambierebbe la vita di migliaia di famiglie nel nostro territorio. In attesa che Stato e Regione facciano la propria parte, i comuni possono e debbono fare la loro: rinunciare a una piccola parte delle loro liquidità, per far sì che Ater gli restituisca il servizio”.

 


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Manuel Trevisan

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