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25 aprile 2024

Mogliano

Embargo russo mette in ginocchio la Scardellato Industrie Meccaniche

L'azienda di Casale firma l'avvio della cassa integrazione straordinaria per 71 dipendenti

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Embargo russo mette in ginocchio la Scardellato Industrie Meccaniche

CASALE SUL SILE – Dopo l’aver depositato la richiesta di concordato preventivo nella sezione fallimentare del Tribunale Scardellato Industrie Meccaniche Scardellato, con istituzioni e parti sociali, ha siglato l’avvio delle procedure di cassa integrazione straordinaria per 71 dipendenti della ditta di Casale sul Sile.

L’azienda, come molte altre imprese del territorio del settore metalmeccanico, ha risentito degli effetti prodotti dall’embargo russo. “L’azienda Scardellato, che aveva già negli ultimi anni perso le commesse dei Paesi del Nord Africa, come Libia ed Egitto, oggi a causa dell’embargo russo ha visto affossare ogni speranza di continuare l’attività della storica gestione familiare- afferma Franco Baggioli della Fiom Cgil di Treviso - . Sebbene l’azienda abbia investito in ricerca e professionalità non è bastato a fronteggiare le tempeste dei mercati globali e il confronto con realtà internazionali più solide”.

E l’azienda di Casale potrebbe essere solo una prima “vittima”. “Il nostro territorio rischia di perdere non solo un’azienda ma un vero patrimonio fatto di macchinari, siti produttivi e know how – ha continuato il segretario Fiom– inoltre, le ripercussioni si sentiranno anche sull’indotto. È questo il momento di pensare al destino dei lavoratori. Primo obiettivo, infatti, con l’apertura della procedura di cassa integrazione straordinaria, è quello di mettere in sicurezza il reddito di tante famiglie, che incassati gli stipendi di ottobre risentiranno di un significativo abbassamento del reddito di oltre 500 euro al mese”.

“Se da canto nostro stiamo tentando di analizzare le ricadute dell’embargo sull’intero sistema produttivo della provincia di Treviso – conclude Baggioli – ci domandiamo, anche a livello Veneto e nazionale, quali misure Regione e Governo centrale intendano mettere in campo, sia sul piano della salvaguardia dei posti di lavoro e del reddito sia delle strategie industriali da attivare per non perdere i nostri siti produttivi”.

 


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