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28 marzo 2024

Conegliano

ELECTROLUX: ALLARME LICENZIAMENTI

Tra i 200 e i 400 i posti di lavoro a rischio

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Susegana. Riorganizzazione dell’Electrolux di Susegana, tra i 200 e i 400 posti di lavoro a rischio, riduzione di alcune linee di frigoriferi: questa la situazione preoccupante, di fronte alla quale prima i sindaci, poi i dipendenti, la Provincia e anche i sacerdoti, si sono fatti sentire.

All’azienda si chiede almeno di limitare i licenziamenti, e mettere in atto strategie atte a ricollocare i lavoratori nel mercato del lavoro. Dopo le prime avvisaglie di questa “crisi” è stato il sindaco di Conegliano, Alberto Maniero a voler affrontare la questione, inserendola nell’ordine del giorno dell’ultima seduta della consulta dei comuni del Coneglianese. Tra i sindaci più sensibili, anche quelli di Susegana e di Santa Lucia di Piave. Preoccupa, e non poco, quest’operazione da parte dell’azienda che significherebbe la chiusura dello stabilimento con 460 dipendenti di Scandicci in Toscana e il ridimensionato, con un taglio tra i 200 e i 400 operai, di quello di Susegana.

Il sindaco Maniero ha chiesto un incontro con l’azienda e garanzie per il riassorbimento di coloro che verranno mandati a casa. Dopo l’intervento dei sindaci, a fare sentire la loro voce, ci hanno pensato i dipendenti, con due ore di sciopero e una manifestazione lungo la Pontebbana. Novecento gli operai che sono scesi in strada, sventolando le bandiere di categoria e distribuendo volantini. A promuovere un incontro tra comuni, sindacati Uil, Cgil, Cisl e le Rsu dell’azienda, è stata poi la Provincia. «So che l’azienda sta svolgendo un’investigazione, ma proprio per questo mi auguravo tenessero conto delle esigenze del territorio – ha dichiarato l’assessore provinciale alle Politiche per l’Occupazione, Denis Farnea –.

Quello dell’Electrolux è un gruppo internazionale e pertanto sarebbe opportuno che condividesse le proprie strategie con il territorio, invece di prendere decisioni al chiuso delle proprie logiche e demandare agli Enti pubblici il compito di gestire gli eventuali esuberi. Comunque, la Marca Trevigiana non deve perdere un’azienda che ha fatto la storia imprenditoriale nel settore dell’elettrodomestico, riconosciuta a livello mondiale». La fase investigativa sulla situazione della produzione del freddo, non dovrebbe concludersi prima di maggio, ma intanto dal primo marzo sono rimasti a casa 150 lavoratori con contratto a termine, una linea produttiva si è fermata e una ha iniziato a lavorare a un solo turno.

Anche se una parte della produzione di Scandicci convoglierà probabilmente a Susegana, qui la produzione è destinata a ridursi notevolmente, anche per effetto del fatto che i frigoriferi di prezzo basso saranno acquisiti dall’Ungheria. Il timore per operai senza lavoro e famiglie sempre più in difficoltà ha portato pure diversi parroci del coneglianese a inserire una preghiera nelle messe e nelle loro omelie, affinché coloro che devono decidere le sorti di centinaia di dipendenti e quindi di famiglia vengano illuminati.

S. B.

 



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Carlo De Bastiani

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