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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Ed ecco a voi l’allocco. Degli Urali

Strepitosa ‘cattura’ sul Monte Pizzoc: dopo 20 anni si materializza un rapace che sembrava una chimera

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Ed ecco a voi l’allocco. Degli Urali

MONTE PIZZOC - Ha gli occhi d’ebano, il muso a cuore e la frangia soffice. E si nasconde nella notte. Sfugge talmente bene agli uomini da essere diventato, per 20 anni, un mistero, una chimera. Un enigma. Lui è uno dei rapaci più eleganti dell’Eurasia quanto a piumaggio. Un uccello-mito, con un’apertura alare di un metro e venti.

 

E’ l’allocco degli Urali, una specie (protetta in Italia dall'art. 2 della Legge 157/92) che per lunghissimo tempo ha fatto avvertire la sua presenza, senza mai mostrarsi. Nel 1997, il professor Saverio Lombardo ne aveva udito il canto. Ne aveva informato gli esperti ornitologi, che si erano messi sulle sue tracce. Inutilmente.

 

Ma dopo vent’anni esatti da quel ‘canto di sirena’, l’Allocco è stato intercettato dalla Stazione di cattura e inanellamento del Monte Pizzoc, che studia le migrazioni autunnali dell’avifauna. L’evento è stato accolto con entusiasmo.

 

‘Questa notte (mercoledì 18 ottobre) - si legge in un post del portale della stazione - il teatro del Pizzoc ha assistito ad uno spettacolo di prima grandezza..tutti in silenzio ad ammirare lo splendore, l’eleganza, la mitezza e il fascino di una specie la cui presenza è sempre stata circondata da un alone di mistero, da quando è stata ascoltata in canto in foresta per la prima volta nel 1997 da Mezzavilla e dal compianto Lombardo. Oggi siamo orgogliosi e fieri di aver chiuso un cerchio lungo 20 anni e tante notti insonni (compresa la scorsa) alla ricerca della nostra chimera.

 

Ecco a voi l’allocco degli Urali (Strix uralensis)!’ La ‘cattura’ a quanto pare - perché il destino a volte ci mette...il becco - è avvenuta proprio in una località dove, qualche tempo fa, era stata posta una lapide dedicata a Saverio Lombardo. Quasi che quell’uccello irraggiungibile avesse voluto congiungersi idealmente con colui che ne aveva per primo segnalato la presenza.

 

L’Allocco degli Urali conta qualche centinaio di migliaia di individui in Europa e alcuni milioni in Asia. In Italia nidifica solo dal 1994 (i primi nidi sono stati accertati in Friuli- Venezia Giulia). Il suo habitat comprende le terre a nord del 50° parallelo, dalla porzione europea dell’ex Unione Sovietica alla Siberia occidentale, ma si estende a oriente in tutta la fascia della foresta boreale paleartica fino alla Corea e al Giappone.

 


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Emanuela Da Ros

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