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24 aprile 2024

Treviso

Ecco i trevigiani in mostra al museo Bailo

"532 volti rappresentanti di una comunità positiva"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

NoiSiamoTreviso

TREVISO - La campionessa di sci Deborah Compagnoni, il sindaco Mario Conte, la presidente dell’Advar Anna Mancini, il comandante della polizia locale Andrea Gallo. Ma anche una cuoca, il venditore di rose, l’autista della Mom, il vigile, l’avvocato, tanti studenti, anziani, ragazzi, famiglie e bambini.

Sono 532 i trevigiani, immortalati gratuitamente in sette giorni dall’obiettivo del fotografo Giovanni Vecchiato, sul set fotografico allestito alla Loggia dei Cavalieri, i protagonisti della mostra al museo Luigi Bailo. La mostra, inaugurata ieri sera alla presenza del sindaco Mario Conte e di tanti protagonisti, fa parte del progetto #NoiSiamoTreviso dell’amministrazione comunale, nato dalla collaborazione con il fotografo Vecchiato, i Musei Civici, il Liceo Artistico con la partecipazione degli studenti e il supporto di Banca Generali.

L’iniziativa è nata dopo l’emergenza Coronavirus per trasmettere quel valore di comunità e appartenenza riscoperto negli ultimi mesi. I volti dei cittadini in bianco e nero, stampati tutti in formato A4 e appesi in sequenza in 8 pannelli, trasmettono allo spettatore un senso di positività, colto dall’occhio della macchina fotografica di Vecchiato. “Da ogni volto che ho fotografato ho cercato di far uscire qualcosa che parlasse di sé, così da ottenere un’espressione più naturale possibile e che tracciasse la sua unicità. Senza pose e ripetuti scatti. Nell’arco dell’intera giornata di set fotografico - spiega - abbiamo potuto fotografare lavoratori ad inizio o fine turno, famiglie in passeggiata, signore agghindate, tantissimi trevigiani con l’amato amico a quattro zampe. Gli unici questi ultimi con due sorelline gemelle, che ho fotografo in coppia”.

Una foto in mezzo a tutte salta agli occhi. E’ quella di Alessandro, un bimbo autistico. Porta ha una maglia rossa e gli occhi azzurri lucenti. Nello scatto è immortalato mentre con le mani si nasconde mezzo volto. Sorride. «Questa foto l’ho voluta a colori perché racchiude l’essenza del progetto - spiega Vecchiato - Alessandro mi ha subito colpito. E’ arrivato con la famiglia. Da subito, senza badare a me, si è sentito libero ed ha iniziato ad interagire con l’obiettivo della fotocamera”.

La mostra al Bailo ad ingresso gratuito sarà visitabile fino al 26 luglio Una volta terminata la mostra, ogni protagonista contribuirà a “smantellarla” ritirando gratuitamente il proprio ritratto presso la sede di Banca Generali di via San Nicolò 33. Il progetto si pone l’obiettivo di raccogliere fondi per l’Advar, l’organizzazione trevigiana che assiste i malati terminali, per sostenere giornate di cura.

 



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Isabella Loschi

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