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19 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Duplice omicidio-suicidio, "Una famiglia tranquilla"

Parlano i vicini: "I De Martin? Pareva non avessero nessun problema"

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Da sinistra Cristian, Teresa e Sisto De Martin

REFRONTOLO - "Una famiglia assolutamente tranquilla": così i vicini di casa e gli abitanti di Refrontolo descrivo i De Martin, protagonisti del duplice omicidio-suicidio avvenuto a Refrontolo. Padre, madre e figlio, che sono stati trovati morti poche ore fa, vivevano in via Vittoria, in una villetta singola di proprietà della famiglia di lui, ben tenuta e curata. Niente lasciava trasparire l'intenzione o la possibilità di una simile tragedia.

 

"Erano simpatici, cordiali", spiegano i vicini, scioccati. I cittadini di Refrontolo sono sconcertati: "Siamo sconvoti dlla tragedia del Molinetto della Croda  - dice Maurizio Cicerchia, farmacista del paese - E ora questa. Conoscevo Sisto, era una persona gentile, simpatica, come lo erano tanti altri clienti. Non avrei mai pensato che fosse capace di un simile atto. Non aveva problemi economici, Né a quanto pareva familiari".

 

Sisto De Martin, secondo le testimonianze dei compaesani, aveva sempre dato un'immagine serena di sè. Aveva fatto il camionista, poi aveva lavorato in una gelateria in Germania e successivamente si era trasferito a Refrontolo. La moglie Teresa Reposon era di origine filippina e faceva la casalinga. Sabato si era recata a fare la spesa nel negozio di alimentari di cui era una cliente abituale. "Era tranquilla - spiegano i titolari - non lasciava trasparire alcuna preoccupazione. Era cordiale come sempre". Mentre il figlio, il 24enne Cristian, dopo aver frequentato l'Istituto Cerletti a Conegliano, con il diploma di enologia aveva trovato un impiego presso la Cantina Soligo a Pieve di Soligo. Dove tutt'ora lavorava.

Una famiglia che non dava nell'occhio. Tra i tre non c'erano mai stati litigi tali da allertare i vicini, o situazione problematiche che erano venute allo scoperto. A parlare dei De Martin, è anche il sindaco di Refrontolo Loredana Collodel che, questa sera, ha incontrato in municipio le forze dell'ordine per essere di aiuto nelle indagini. "Stiamo aspettando, non di capire l'accaduto, ma una risposta alla dinamica dei fatti forse lì c'è un perché per qualche cosa che non ha spiegazioni. Per noi i De Martin - racconta Collodel - erano una famiglia normale, nessun problema economico, una famiglia serena conosciuta in paese che non si era mai fatta notare neppure per una classica discussione familiare o per qualche problema esterno". "Per il paese non c'è un perché all'accaduto solo sgomento - aggiunge - nulla, assolutamente nulla, poteva far presagire quanto è accaduto". "Ho consultato anche i servizi sociali - rileva -, non è mai giunta alcuna segnalazione e neppure al parroco è stata manifestata dai familiari una qualche problematica sia interna alla vita delle tre persone che nei rapporti esterni". "Non sappiamo darci una risposta - sottolinea costernata -, tant'è che il ragazzo, coetaneo di un nostro assessore, doveva andare a cena con lui e altri coetanei così come si fa tra tanti giovani".

 

"Un episodio inspiegabile, una brutta sorpresa per tutti, siamo sconvolti". Sono le parole del gestore di un bed and breakfast lontano poche decine di metri dalla casa di via Vittoria in cui si è consumata la tragedia e che non sa individuare la benché minima ipotesi che possa aver determinato il gesto. "La signora l'ho vista due giorni fa, mi ha portato dei dolci - ricorda l'uomo - e, benché di origine filippina, dopo oltre vent'anni di matrimonio l'ho sempre vista perfettamente integrata, una di noi a tutti gli effetti. Passava spesso qui davanti, sorridente, in bicicletta". Sisto De Martin, invece, ex camionista con trascorsi professionali in Germania, era un tipo "molto solitario, che si dedicava alla coltivazione del suo vigneto, poco lontano da qui - prosegue il testimone - e che raggiungeva con un motocarro". Nel complesso, una famiglia alla quale "sotto il profilo materiale non mancava proprio nulla". "L'unica possibilità alla quale posso pensare - conclude - è quella di una lite degenerata, altri motivi non riesco proprio ad immaginari".

 

Sisto De Martin, fino a ieri, era considerato un uomo semplice, cordiale, un padre di famiglia come tanti. Un uomo che si è rivelato un assassino. Un padre che ha avuto la forza spietata dia accoltellare suo figlio 24enne, fracassare il cranio della moglie e togliersi la vita.

 

 


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