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19 aprile 2024

Treviso

Due cuccioli di capriolo tolti alla madre non ce l'hanno fatta: "Non toccateli"

Il Centro di recupero animali Selvatici di Treviso lancia l'allarme: "L'avvicinamento dell'uomo spesso li danneggia"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

cuccioli capriolo

Foto del Cras 

TREVISO - Due splendidi cuccioli di capriolo di pochissimi giorni di vita, trovati tra l’erba alta di un prato e raccolti da qualcuno che pensava fossero in pericolo e voleva aiutarli.

I cuccioli, che non erano affatto in pericolo nel loro habitat, sono stati portati al Centro di recupero animali selvatici di Treviso, ma per loro non c’è stato, purtroppo nulla da fare. “Troppo debilitati nel giro di poche ore uno alla volta se ne sono andati”, spiegano gli operatori del Cras. Purtroppo non è il primo caso di persone che, pur con buone intenzioni, durante scampagnate nei boschi o in montagna incontra cuccioli di animali selvatici e, credendoli in pericoli, li strappa alla loro mamma e li porta via.

“Come ogni anno purtroppo gli avvistamenti dei caprioli nei prati vanno di pari passo con la stagione dei "rapimenti" dei cuccioli”, spiega il Centro di recupero animali selvatici che prova a fare chiarezza. “Il periodo delle nascite va da fine maggio a fine giugno, le madri, nelle prime settimane, lasciano i piccoli tra l'erba alta dei prati, nascosti tra le fronde, accovacciati tra i cespugli dove trascorrono il 90% del loro tempo. La mamma si allontana per non attirare l'attenzione dei predatori comuni e torna a fare brevi visite solo per l'allattamento”.

“Nelle prime settimane i cuccioli non hanno ancora sviluppato il senso del pericolo, né l'istinto di fuga, restano perfettamente immobili e così consentono l'avvicinamento dell'uomo che spesso li danneggia, anche se inconsapevolmente, prelevandoli nel timore che vengano attaccati o per l'idea che siano stati abbandonati”.

Queste buone intenzioni però sono del tutto sbagliate: “Toccare un cucciolo di capriolo o, ancora peggio, prelevarlo significa separarlo dalla propria madre per sempre. La femmina di capriolo non riconoscerà più il suo caratteristico odore e non lo prenderà più con sé”.

Per questo se avvistate un cucciolo di capriolo, a meno che non sia visibilmente ferito o malato, non avvicinatevi. Ammiratelo da lontano ma non strappatelo al suo habitat e alla sua mamma, rischiando così di ucciderlo. Nel caso un cucciolo o un animale fosse in difficoltà o in pericolo potete chiamare immediatamente il Centro Recupero Fauna Selvatica della Provincia di Treviso (numero 320 432 0671) che saprà dirvi come gestire la situazione.

 


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Isabella Loschi

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