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29 marzo 2024

Treviso

Droga e dipendenze: "In quarantena boom di acquisti nel dark web"

Il Ceis Treviso: “La pandemia ha scoperchiato il vaso di pandora delle dipendenze. Serve un piano per i più giovani"

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droghe

TREVISO - L’Onu ha individuato nel 26 giugno la giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga. Il Ceis Treviso, cooperativa che da più di trent’anni gestisce in provincia le più importanti strutture di cura e accoglienza per persone con dipendenza, coglie l’occasione per fare il punto della situazione.

“Da qualche anno – spiega Luca Sartorato, presidente del Ceis Treviso - cerchiamo di dare un significato anche territoriale al 26 giugno inviando una lettera di sensibilizzazione sui temi delle dipendenze ai sindaci della nostra provincia. Quest’anno, con il presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche Luciano Squillaci e la dirigente del Serd Ulss2 Eva D’Incecco abbiamo focalizzato l’attenzione sulle dimensioni del fenomeno del consumo di sostanze che creano dipendenza, un’emergenza di cui durante il lockdown si è parlato pochissimo ma che ha proprio a causa del Covid-19 ha subito una pesante modifica”.

In Italia sono 500mila le persone che fanno abuso di sostanze e 250 i morti all’anno per “overdose”. Anche in Provincia di Treviso il fenomeno dell’uso e abuso di droghe non è affatto in diminuzione anzi, sono sempre di più i giovanissimi che si avvicinano alle sostanze stupefacenti. E in questi mesi di chiusura e stop ai servizi per le tossicodipendenze ( il 40% è stato costretto a chiudere) si stima il 30% in più di morti per droga ( dati della Federazione italiana comunità terapeutiche). “Al Serd dell’Ulss2 durante il lockdown gli accessi ai servizi sono stati in linea, addirittura diminuiti in aprile - conferma la direttrice del Serd - ma vedremo presto il contraccolpo. Forse a settembre riusciremo a capire di più le dimensioni di ciò che abbiamo affrontato”.

“La quarantena di questi mesi ha anche aggravato il mondo del mercato nero della droga non essendo possibile lo spaccio su strada o negli ambienti ricreazionali incentivando l’acquisto nel dark web - spiega Sartorato - Già nel 2019 secondo l’Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Dipendenze (EMCDDA) le sostanze acquistate nel dark web sono aumentate in maniera considerevole e l’Istituto Italiano di Sanità ipotizza che anche durante la quarantena siano state vendute mascherando gli ordini come profumatori ambientali, sali da bagno, prodotti fitosanitari. Destano in questo campo particolare preoccupazione i fentanili, oppioidi sintetici con una potenza da cento a mille volte superiore rispetto a quella dell’eroina”.

Un altro aspetto su cui il Ceis Treviso, invita a riflettere e non sottovalutare, riguarda i più giovani, in particolare gli adolescenti e i ragazzi che hanno visto modificarsi da un giorno all’altro le loro giornate.
“Non vogliamo inserirci nel dibattito sulla scuola dalla parte di chi dice che in questo campo sia stato fatto poco. Comprendiamo le difficoltà di garantire dall’oggi al domani una continuità didattica. Quello che ci preme sottolineare è il risvolto psicologico sui ragazzi che hanno dovuto cambiare le abitudini, che hanno perso relazioni sociali e visto mancare un obiettivo alle loro giornate. Questo vivere in un limbo ha fatto male al loro percorso di crescita e rischia di favorire la ricerca di risposte emotive nel consumo di sostanze. Crediamo sia necessario tener presente questo aspetto e rafforzare ancora di più le iniziative di prevenzione, percorsi che spesso vengono percepiti come un di più rispetto all’attività didattica classica e invece oggi diventano ancora più decisivi”.

 


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