CONEGLIANO - E' in corso una indagine interna di Trenitalia sui presunti episodi di discriminazione avvenuti sabato scorso nelle stazioni ferroviarie di Conegliano e Mestre nei confronti di un gruppo di ragazzi con sindrome di Down in fila per fare il biglietto per andare a Venezia.

Sulla vicenda, il direttore di Passeggeri Veneto di Trenitalia, Tiziano Baggio, ha rinnovato oggi le proprie scuse all'associazione persone Down della Marca Trevigiana che ieri hanno reso noto l'episodio, annunciando 'severi provvedimenti disciplinari' qualora fossero rilevate delle responsabilita'. Sarebbero gia' state accertate le identita' delle persone in servizio e raccolte le loro versioni dei fatti.

Trenitalia in una nota aveva rilevato ieri che i primi accertamenti avevano confermato 'soltanto alcune difficolta' e lungaggini nel rilascio dei biglietti in partenza da Conegliano, anche a causa di una Carta Blu scaduta'.

Da parte sua, la Onlus ha espresso oggi la disponibilita' a ospitare nella loro sede i responsabili del gesto in modo da permettere loro di condurre qualche ora di impegno sociale volontario.

Sul caso di discriminazione, il vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera Andrea Martella ha presentato un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture, mentre il collega Giovanni Piccoli (Fi) ha chiesto l'intervento del Dipartimento delle pari opportunità presso il Governo. Entrambi chiedono di accertare quanto è accaduto. Per Martella "è inammissibile che nel quadro già disastrato del trasporto ferroviario del Veneto si aggiunga pure una vicenda come questa che, se confermata in tutti i suoi contorni, rappresenta un caso di autentica discriminazione nei confronti di viaggiatori disabili. La promessa di Trenitalia di svolgere un'indagine interna e di sanzionare gli eventuali responsabili va bene ma non è sufficiente. Chiedo che vi sia un immediato intervento del governo per fare piena luce su quanto accaduto. Il lavoro da fare per garantire alle persone disabili parità di trattamento nell'utilizzo dei trasporti pubblici - conclude Martella - è ancora molto"

"Trenitalia - osserva Piccoli - non è nuova a episodi di questo tipo e la questione va affrontata una volta per tutte a livello nazionale. Atteggiamenti discriminatori da parte di un soggetto che eroga servizi pubblici non possono essere ammessi: vale per chi ha disabilità intellettiva come per i disabili fisici. Penso si debba capire se ci sono gli estremi per una sanzione. Chiederò al Dipartimento delle pari opportunità presso il Governo - rileva - di intervenire e chiedere a Trenitalia maggiori garanzie per un servizio che deve mettere i cittadini tutti sullo stesso piano, dal Nord al Sud del Paese".

Anche l'onorevole trevigiana Floriana Casellato (Pd) ha presentato un'interrogazione urgente al Ministro dei Trasporti Delrio "perché faccia chiarezza e venga istituito un tavolo con le associazioni di volontariato e le aziende che si occupano di trasporto pubblico.” “L’autonomia e l’inclusione sociale sono diritti irrinunciabili che vanno difesi e promossi in ogni contesto. – prosegue l’On. Casellato – Episodi come quello accaduto sabato violano tali diritti e offendono non solo i ragazzi protagonisti della vicenda, ma l’intera società civile che deve battersi perché tali situazioni non accadano più. Nei miei anni da Sindaco ho potuto apprezzare quanto il lavoro delle associazioni di volontariato sia di sostegno alle famiglie e soprattutto realizzi concretamente quell’inclusione sociale necessaria perché soggetti con disabilità si sentano parte di una comunità e possano vivere con serenità.”