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28 marzo 2024

Nord-Est

Doveva andare in carcere, lo sorprendono in un pullman al confine con la Slovenia

Operazione della Polizia di Stato. Gli agenti hanno anche fermato un 30enne che ha dato un pugno a un addetto alla vigilanza

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

confine

TRIESTE - Ieri pomeriggio la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino del 1978. A suo carico un provvedimento di cattura per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.
L’uomo si trovava a bordo di un pullman diretto in Albania quando, a Basovizza, poco prima di entrare in Slovenia, è stato fermato da una Volante del Commissariato di P.S. di Duino Aurisina.
Gli operatori hanno identificato gli occupanti ed è emerso questo rintraccio a carico dello straniero. Accompagnato in Commissariato, dopo le formalità di rito, è stato arrestato e condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica.

Denunciato la scorsa notte per guida in stato di alterazione alcolica, inoltre, sempre da una Volante di Duino, un triestino del 1995. Gli operatori sono intervenuti per un’uscita autonoma accaduta a Opicina, lungo la strada che porta a Basovizza. Il guidatore risultato positivo all’alcoltest. Gli è stata anche ritirata la patente di guida.

Denunciato ieri sera, infine, un uomo del 1991, resosi protagonista di una rapina impropria. Ha pagato una birra alla cassa di un supermercato di viale Miramare, ma non una bibita energetica nascosta maldestramente nella tasca dei pantaloni. Un addetto alla vigilanza ha chiesto la restituzione del prodotto, ma lo straniero lo ha colpito con un pugno al volto, lo ha spintonato ed è scappato.

Giunta la segnalazione alla sala operativa della Questura per il tramite del Numero Unico 112, sono stati allertati gli equipaggi presenti sul territorio e dopo una ventina di minuti l’uomo è stato notato nei pressi dell’ingresso del Porto Vecchio, in largo Città di Santos, seduto a terra, intento a bere la lattina di birra. Accompagnato in Questura, dopo le formalità di rito, è stato deferito in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica.

 



Gianandrea Rorato

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