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19 aprile 2024

Mogliano

Dopo il biasimo alle ronde partono gli insulti social: “Segnalati alla Polizia Postale”

“Serve rispetto anche online”: commentano dopo gli attacchi subiti Giacomo Nilandi e i dem di Mogliano.

| Manuel Trevisan |

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| Manuel Trevisan |

Polizia Postale

MOGLIANO VENETO – Il segretario del Pd Mogliano Veneto Giacomo Nilandi, nel corso degli ultimi giorni, è stato vittima di numerosi insulti sui social network. Di qui la decisione di inoltrare una segnalazione agli uffici della Polizia Postale, per le verifiche che permetteranno di procedere alla querela, laddove ci fossero gli estremi.

La discussione che ha infiammato le pagine social di Mogliano è quella relativa alle ronde guidate dal consigliere di maggioranza Roberto Zanardo che nelle ultime sere hanno perlustrato Zerman. Modalità “fai da te” che è stata letta dal consigliere Nilandi come “un comportamento inaccettabile, che diventa vergognoso, se il protagonista è un rappresentante delle istituzioni democratiche”. Tra i tanti commentatori social che hanno espresso la propria opinione sotto ai numerosi post Facebook pubblicati negli ultimi giorni, però, c’è chi si è lasciato andare a veri e propri insulti rivolti non solo al segretario dem ma anche al circolo, probabilmente sperando – o credendo – che nel mondo parallelo dei social network non valessero le regole di rispetto reciproco che guidano una società.

“Siamo stanchi di tutto questo odio che puntualmente si riversa su chiunque metta bocca sulle scelte dell'amministrazione in carica – commenta Nilandi -. Sono sempre gli stessi profili che attaccano con prepotenza, a prescindere dai contenuti, trascendendo il tutto con offese e illazioni personali atte unicamente a delegittimare il proprio interlocutore. Bisogna mettere un punto.

Il rispetto dell'altro è un tema prepolitico e riguarda la convivenza civile di una comunità anche online. Se non lo hanno capito fino ad adesso saranno le autorità competenti a farglielo capire. Rivendichiamo il sacrosanto diritto al dissenso, che ci permetta di esercitare il nostro ruolo di rappresentanza delle cittadine e dei cittadini che ci hanno votati. Sempre con rispetto e parlando di contenuti”.

 

 


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Manuel Trevisan

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