Dopo 81 anni, risarciti con 300.000 euro gli eredi di un soldato veneto deportato dai nazisti
Il militare trevigiano fu catturato nel 1943 e internato nei lager tedeschi. Dopo una lunga battaglia legale, la famiglia ha ottenuto la cifra dal Fondo del Ministero dell’Economia.
| Redazione OT |

TREVISO - Dopo oltre otto decenni, gli eredi di un soldato trevigiano, deportato dai nazisti dopo l’8 settembre 1943, hanno ottenuto il risarcimento per la prigionia subita dal loro congiunto. La somma iniziale di 140.000 euro, riconosciuta dal tribunale nel 2019, è stata rivalutata con gli interessi fino a 307.000 euro e versata dal Fondo del Ministero dell’Economia, istituito nel 2022 per indennizzare le vittime italiane del Terzo Reich. Il militare fu arrestato a Firenze il 9 settembre 1943 e deportato in Germania, dove fu costretto a lavorare in vari campi tra falegnameria e agricoltura. Nel 2019, il tribunale aveva condannato la Germania al pagamento di un indennizzo, ma l’accordo di Bonn del 1961, con cui Berlino versò 80 milioni di marchi all'Italia in cambio dell’esenzione da ulteriori richieste di risarcimento, aveva bloccato la somma. Grazie al Fondo istituito dal governo Draghi, gli eredi hanno presentato domanda il 28 agosto 2023, ricevendo conferma dell’accoglimento il 14 maggio 2024, senza però ottenere il pagamento. Un nuovo ricorso al Tar del Veneto ha sbloccato la situazione, con il Ministero dell’Economia che ha versato l’intero importo il 27 dicembre 2024, evitando così un’ulteriore esecuzione forzata. La notizia è stata riportata dall’Ansa.
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo