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28 marzo 2024

Mogliano

Dopo 300 anni restituita alla comunità moglianese la reliquia di Santa Pulcheria

La sacra reliquia è stata trasferita presso la chiesa di Santi Teonisto e compagni martiri di Campocroce

| Manuel Trevisan |

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| Manuel Trevisan |

Trasferimento della sacra reliquia Santa Pucheria alla presenza del sindaco Davide Bortolato

MOGLIANO – La Sacra reliquia di Santa Pulcheria torna a essere patrimonio della città di Mogliano Veneto, grazie al suo recente trasferimento dalla chiesetta Rigamonti alla Parrocchia di Campocroce.

Operazione divenuta necessaria dopo i continui atti vandalici perpetuati alla chiesetta settecentesca Rigamonti, sita nell’omonima villa, oggi abbandonata, che avevano destato preoccupazione per l’integrità della sacra reliquia, di rilevante valore religioso e culturale, valutato dalla stessa Soprintendenza delle Belle Arti di Venezia come potenziale interesse archeologico statale e antropologico.

Per far fronte a queste difficoltà si è reso necessario l’intervento dello Studio Legale Michielan di Mogliano Veneto per la messa in sicurezza del bene e per la sua traslazione presso la chiesa di Santi Teonisto e compagni martiri di Campocroce.

“Sono molto soddisfatto che la sacra reliquia sia stata messa in sicurezza – commenta il sindaco Davide Bortolato - Fa parte del patrimonio culturale del nostro territorio e ora è di nuovo parte della comunità. Per questo ringrazio lo Studio Legale Michielan, la proprietà che ha donato la sacra reliquia alla parrocchia di Campocroce e le autorità civili e religiose che hanno presenziato alla sottoscrizione dell’atto di donazione”.

Le reliquie di Santa Pulcheria sono, infatti, un riferimento storico importante per il territorio; oggetto di studio, tra gli altri, di Don Giuseppe Polo e del prof. Giuseppe Venturini, i quali attestano, nella pubblicazione “Invito alla storia di Mogliano”, che la ricognizione di autenticità era già avvenuta nel 1674,1757 e 1799 ad opera dei Vescovi di Treviso.

Si legge inoltre che la reliquia era tappa delle “rogazioni”, ossia processioni di buon auspicio per il raccolto, in cui veniva venerata affinché portasse la pioggia nei periodi di siccità. Testimonianza storica di queste cerimonie religiose è anche la famosa poesia in rima dialettale veneta di Lino Caccin, noto poeta di Campocroce.

 

FOTO - fonte: pagina facebook Studio Legale Michielan

 


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Manuel Trevisan

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