Donna scomparsa, ricerche incessanti: aperta ogni pista
Si prosegue a cercarla nei boschi. Cellulare ha agganciato per ultime volte celle Montebelluna e Pederobba
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CORNUDA - Un altro giorno di ricerche incessanti e senza esito nei boschi del trevigiano della donna 43enne ucraina sparita nel nulla il 15 novembre. Sulla sua sorte, fanno capire i carabinieri, è aperta ogni pista: un allontanamento volontario, un gesto estremo, una fine cruenta per mano di un assassino.
La vicenda si è tinta di giallo quando domenica sera nella villetta di Cornuda dove viveva è stato trovato suicida il suo compagno, un 53enne italiano, che in uno scritto si diceva distrutto dall'allontanamento della fidanzata.
Era stato lui stesso a denunciarne la scomparsa, il 17 novembre.
Della donna da allora non vi sono tracce. Il suo cellulare ha agganciato per l'ultima volta alcune celle telefoniche di Montebelluna e Pederobba, non distanti da dove abitava, e dove pochi giorni fa, nei pressi di forcella Mostaccin, è stata trovata abbandonata la sua auto. Da qui, allargando via via il raggio di molti chilometri quadrati, in una zona boscosa e impervia, sono iniziate le ricerche, proseguite anche oggi dai carabinieri, con l'aiuto di unità cinofile, vigili del fuoco, uomini del soccorso alpino e volontari della protezione civile.
Considerando che la donna potrebbe essersi allontanata volontariamente, e in assenza di elementi di prova che portino le indagini verso una pista diversa, non risulta sia stato aperto sul caso un fascicolo giudiziario.