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04 novembre 2024

Esteri

Donna chiede aiuto alla polizia: "Mi insegue", gli agenti: "Non siamo un taxi". Uccisa mentre era ancora al telefono

Un delitto che scuote la Grecia e solleva interrogativi sulle politiche di sicurezza

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Ragazza uccisa in Grecia

In Grecia, il caso di Kiriaki, una giovane donna vittima di femminicidio, ha scosso l'opinione pubblica e sollevato questioni sulle politiche di sicurezza e tutela delle vittime di violenza domestica. Kiriaki, che aveva denunciato il suo ex-fidanzato per stupro e percosse, è stata uccisa davanti al commissariato di Agioi Anargyroi, un comune di 30 mila abitanti ai sobborghi della capitale, nonostante avesse chiesto aiuto alla polizia.

 

La tragedia, avvenuta a pochi passi dalla stazione di polizia, ha suscitato indignazione e richieste di giustizia, con manifestazioni di piazza e critiche al governo di centro-destra per l'adozione di nuove leggi contro il femminicidio. Il nuovo episodio di violenza si aggiunge a una lunga lista di abusi domestici contro le donne in Grecia, riportando alla mente la reazione dell'opinione pubblica italiana alla tragica fine di Giulia Cecchettin.

 

Nel 2020, la magistratura greca aveva emesso un ordine restrittivo nei confronti dell'ex-fidanzato di Kiriaki, che però non era stato processato per i reati di stupro e percosse. Non è chiaro perché ciò non sia avvenuto, ma è evidente che le minacce dell'uomo non siano cessate. Venerdì, Kiriaki si è recata in commissariato per denunciare che il suo ex la seguiva fino a sotto casa, in violazione dell'ordine giudiziario e la faceva sentire in pericolo.

 

Dopo aver atteso per otto minuti dentro la stazione di polizia, Kiriaki ha chiesto agli agenti di accompagnarla a casa, ma il poliziotto di turno le ha risposto che non c'erano auto disponibili. Le ha suggerito di chiamare il 100, il numero telefonico speciale per le emergenze. Uscita dal commissariato, Kiriaki ha fatto la chiamata, ma ha ricevuto la risposta che "le auto della polizia non sono un taxi". Era ancora al telefono quando l'ex-fidanzato l'ha aggredita a coltellate. La morte di Kiriaki è stata registrata in diretta dall'operatore telefonico, secondo una rete televisiva greca, fino alle sue ultime parole disperate: "Aiuto, lui è qui!".

 

L'ex-fidanzato, la cui identità non è stata rivelata dalle autorità, si è successivamente ferito con lo stesso coltello dell'omicidio ed è ora ricoverato in ospedale in stato di arresto. Il centralinista del numero delle emergenze e i poliziotti che hanno ricevuto la denuncia della giovane, i quali, secondo le norme, avrebbero dovuto chiamare personalmente il numero delle emergenze anziché dirle di arrangiarsi da sola, sono stati sospesi e verranno indagati. Rischiano sanzioni amministrative e penali per omissione di soccorso.

 

La legge del 2021 in Grecia impone alle forze dell'ordine di intervenire immediatamente quando una vittima di abusi teme per la propria incolumità. Nuova Democrazia, il partito liberal-conservatore al governo, ha promesso un'inchiesta per fare piena luce sull'accaduto. Il partito socialista Pasok accusa il governo di non aver mantenuto gli impegni presi in difesa delle donne, mentre Syriza, il principale partito di opposizione, ripresenta la richiesta di una riforma del codice penale per creare un reato separato di femminicidio, distinto da quello di omicidio.

 


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Carlo De Bastiani

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