VITTORIO VENETO - I provvedimenti del decreto hanno dato un giro di vite a spostamenti e assembramenti, ma la crociata dei commercianti non si ferma. Rassegnatisi ormai alle nuove norme, chiedono però un aiuto sul pagamento delle tasse. L’appello viene ancora una volta da Michele Toffoli, commerciante vittoriese che qualche giorno fa aveva chiesto di congelare per 6 mesi le bollette Savno.

 

“Sarebbe molto apprezzato anche uno spot, questa volta istituzionale, che rassicuri tutti i medi e piccoli imprenditori, che da questi decreti si sono visti stravolgere il già duro lavoro quotidiano, e le poche certezze che ancora avevano – dichiara Toffoli -. Uno spot molto semplice e stringato, dove ad esempio si dicesse che la prossima scadenza Iva sarà congelata fino a data da decidersi. Che le scadenze Inps, Unico e balzelli vari verranno al momento sterilizzati. Un segnale, insomma, che possa donare un po’ di serenità temporanea a chi lotta oramai da anni per mantenere in piedi le proprie attività”.

 

Le attività messe più in difficoltà dal nuovo decreto del Governo sono senz’altro i bar e i ristoranti, visto l’obbligo di chiusura alle 18. Ma anche il commercio in generale, considerati i (giusti) appelli a non muoversi a casa, ne sta risentendo parecchio.

 

“Se, come ci dicono, dobbiamo modificare radicalmente i nostri modi di vivere, non vedo perché non si possano modificare anche regole economiche fatte spesso ad arte per la grande finanza – continua Toffoli -. Penso che tutte le istituzioni debbano fare la propria parte, cominciando da Comuni, Province e Regioni. Se l’emergenza esiste ci vogliono provvedimenti di emergenza per salvaguardare il tessuto economico esistente”.