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28 marzo 2024

Treviso

Discoteche, sarà impossibile ballare con le nuove norme: "Solo cene animate"

Il governo intende farle riaprire il 14 luglio. Forse le regioni potranno anticipare

| Matteo Ceron |

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discoteche

TREVISO – Discoteche chiuse fino al 14 luglio. Questo dice l’ultimo provvedimento del governo, che dovrebbe entrare in vigore lunedì prossimo. Le regioni, stando a quanto emerso finora, dovrebbero poi avere facoltà di anticipare le aperture, ma dovranno assumersene la responsabilità.

Fino a ieri si parlava di due metri di distanza in pista da ballo ed in generale almeno un metro tra i clienti. Quel che è certo è che di fatto, almeno per ora, la discoteca come la si è sempre intesa non esiste più.

 

Nel frattempo che si fa? C’è chi non apre proprio e chi, invece, decide di aprire con delle cene animate: c’è il dj, c’è un animatore e si sta al tavolo. In pratica, se proprio si vuole ballare, lo si può fare, ma senza allontanarsi dal proprio tavolo.

 

Giannino Venerandi, proprietario della discoteca Odissea a Spresiano, spera che ci possa essere un’anticipazione delle aperture rispetto al 14 luglio. “Se verrà confermata la bozza del provvedimento del governo, i governatori di regione dovrebbero avere la possibilità di modificare le aperture – afferma -. Quindi ci potrebbe essere una valutazione regione per regione e a quel punto capiremo se ci sono le premesse per aprire prima”.

Intanto però l’Odissea continua a rimanere chiusa e le perdite di questi mesi aumentano.

“Abbiamo registrato perdite per centinaia di migliaia di euro – dice ancora Venerandi -. Attendiamo le disposizioni della Regione Veneto: se si riesce ad aprire prima del 14 luglio bene, altrimenti valuteremo la possibilità delle cene animate. Naturalmente la possibilità di tenere le persone in pista da ballo a due metri di distanza non è attuabile: come si fa a garantirlo? Si era ipotizzato anche di consentire il ballo di coppia con la mascherina, stando vicini ma con la mascherina, come del resto accade anche in altri contesti... Per ora comunque restiamo in attesa”.

 

Anche alla Baita al Lago di Castelfranco, storico locale per il ballo liscio e latino americano, si attende di capire cosa accadrà. Anche qui l’ipotesi dei due metri di distanza aveva destato parecchia perplessità. “Facciamo ballo di coppia, liscio, latino americano e tango: chiaramente non è possibile ballare – spiega Anna Lavander, titolare insieme al marito ed i figli -. Al massimo si potrebbero fare dei balli di gruppo, avendo noi tanto spazio anche all’aperto, forse saremmo gli unici ad avere la possibilità di aprire nella zona, ma non ha senso pensare ad una serata per i balli di gruppo soltanto. Il pubblico del liscio viene sostanzialmente a ballare per farlo in coppia. Tra pagare orchestra, Siae, personale e costi per tenere aperto naturalmente non ha alcun senso aprire. Quindi per ora teniamo chiuso, vedremo più avanti…”.

 

La famiglia Brugnaro è proprietaria anche di Playa Loca, discoteca estiva punto di riferimento per i giovani della zona di Castelfranco, dove la gestione delle serate è stata affidata ad una società esterna. “Al momento di fatto si è trasformata in un ristorante con animazione – spiega Marco Brugnaro -. Si è aperto la settimana scorsa: tutti a sedere per la cena con dj e musica di sottofondo”. La pista da ballo vera e propria sostanzialmente è stata abolita. “Si può ballare, se qualcuno si alza per farlo deve stare vicino al proprio tavolo – spiega ancora -. Date le disposizioni al momento comunque si lavora al 30 percento della capienza”.

 


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