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19 aprile 2024

Treviso

DISCARICA TIRETTA, ACCUSE AL VETRIOLO FRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Tutti però concordano sulla necessità di fare qualcosa per risolvere l'inquinamento provocato dal sito

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Paese - Continua il botta e risposta e le accuse al vetriolo fra Giunta e opposizione in merito alla discarica Tiretta. Se da un lato il sindaco di Paese Pietrobon e l’assessore all'Ambiente Piccolotto condividono le preoccupazioni dell’ex sindaco e ora consigliere di opposizione Valerio Mardegan sulla restituzione del denaro che, eventualmente la Regione presterebbe per la messa in sicurezza del sito, quasi 8 milioni di euro, dall'altro ribadiscono che l’importante è agire quanto prima.

“La nuova giunta di Paese - sottolinea il primo cittadino - è conscia che l’accesso al fondo di rotazione della Regione Veneto non sia una panacea ma l’iter virtuoso che intendiamo seguire potrà concederci maggior respiro economico ed il tempo per far comprendere a Venezia che non devono essere i paesani a patire per gli errori di altri”.

“Siamo perfettamente d’accordo con l’ex sindaco Mardegan - incalza l’assessore Piccolotto - sul fatto che i danni causati dalla discarica Tiretta non debbano essere pagati dai cittadini di Paese. I rifiuti smaltiti a suo tempo in quella discarica giungevano da tutto il Veneto e sicuramente anche da fuori regione ed i cittadini di Paese non ne hanno avuta allora e non ne hanno ora alcuna responsabilità.

Infatti la stessa relazione tecnica che accompagna e fa parte della domanda di accesso al bando, pone ben in evidenza questo fatto. Tuttavia si è scelto di percorrere questa strada per mettere la Regione, ed essa se lo riterrà opportuno lo Stato, di fronte al fatto che Paese ospita una discarica dimessa che rilascia in falda, nella prima falda sotto il piano campagna, degli inquinanti, fortunatamente ad un livello di pericolosità non inquietante per l’uso che se ne fa”.

Secondo Pietrobon “sarebbe stato da irresponsabili non sfruttare l’occasione del bando per portare concretamente all’evidenza delle Amministrazioni superiori la necessità di intervenire, chiedendo risorse economiche appositamente stanziate, seppur con lo strumento del fondo di rotazione. Ora attendiamo l’esito del bando: se sarà negativo, nel senso che non verrà concesso alcun contributo ne vedremo le argomentazioni, se il contributo sul fondo di rotazione verrà concesso significherà che l’intervento è ritenuto necessario. In quel momento apriremo il confronto sul “chi deve pagare” fermi nella convinzione che non dovranno essere i cittadini di Paese che certamente non pagheranno!”

Nella polemica interviene anche Andrea Zanoni, condigliere comunale del’IdV e presidente di Paeseambiente, anch’egli bersaglio delle critiche della Giunta Pietrobon. “I tre esponenti  (Zanoni si riferisce oltre che al sindaco e all'assessore Piccolotto anche all’assessore provinciale Fanton, che la scorsa settimana ahanno organizzato una conferenza stampa per paralre dei progetti sulla Tiretta ndr) hanno preso di mira Valerio Mardegan, accusandolo di aver realizzato, in cinque anni, solo chiacchiere, manifestazioni e striscioni. Si dimenticano che la Tiretta inquinava ben prima del 2000, quando si rilevò il bromacile nei pozzi di Quinto e che, in quel periodo, sia il Comune di Paese sia la Provincia erano governate dalla Lega Nord.

Solo con il successivo impegno di Paeseambiente e dell’amministrazione Mardegan, finalmente, gli enormi problemi ambientali furono portati alla luce del sole e fu condotta a termine un’intensa opera di sensibilizzazione degli enti superiori. Solo grazie a questo lavoro, oggi, il Comune di Paese può annunciare questa richiesta di finanziamento. Eppure l’assessore Fanton, assieme al consigliere regionale Federico Caner, era presente il 26 maggio del 2008, quando Mardegan riuscì a portare a Paese i presidenti della Terza e della Settima commissione regionale, Giuliana Fontanella, di Forza Italia, e Maurizio Conte, della Lega Nord. Il pullman che li accompagnava nella gita tra le discariche di Paese si fermò pure davanti alla discarica Tiretta!” .

Zanoni ricorda che in quell’occasione, presso la sala consiliare del Comune di Paese vi fu l’unanime impegno di tutti i partecipanti per assicurare il loro sostegno alle richieste di finanziamento per le bonifiche necessarie. “In quella sede – prosegue Zanoni - si diede l’incarico al Sindaco di Paese di stilare l’ordine delle priorità, consapevoli che troppi erano i problemi accumulati dalle precedenti amministrazioni per poterli risolvere contemporaneamente. Fu una giornata memorabile per Paese, il primo barlume di speranza! Peccato che, poi, il 29 novembre 2008, quando il sindaco Mardegan convocò l’assemblea sopra la discarica Tiretta” per comunicare le “sette priorità ambientali di Paese”, nessuno né della Lega Nord né di Forza Italia, si fece vedere.

La Tiretta era al primo posto nella lista delle priorità e adesso l’attuale amministrazione può comunque raccogliere i frutti di quel lavoro. Zanoni si difende, poi, dalle accuse di diffondere falsità sulla situazione ambientale a Paese: “posso soltanto affermare che sono abituato a documentarmi prima di parlare. Comunque vorrei che queste accuse generiche fossero specificate per poter rispondere punto su punto. Chiedo poi all’assessore Fanton quali siano le mie dichiarazioni “scorrette e con palese disinformazione” che procurerebbero i “falsi allarmi” citati nel suo comunicato stampa nel quali mi invita fra l’altro a stare tranquillo” .

Zanoni. poi, in riferimento alle accuse di Pietrobon alla stampa, rea secondo il sindaco non aver usato prudenza nel riportare le sue affermazioni, afferma che Paeseambiente è pronta a fornire tutta la documentazione che comprova quanto riportato nei comunicati stampa ripresi nei loro articoli. “Curioso , poi, che l’assessore di Paese, Vigilio Piccolotto del Popolo della Libertà, si presti al gioco dello scaricabarile tra l’amministrazione comunale e quella provinciale, entrambe leghiste, e la Regione governata dal Popolo della libertà, per evidenti e contingenti motivi elettorali.

Vorremmo chiedergli se egli – per primo – si sia accorto del ruolo che sta ricoprendo! L’invito di Fanton rivolto a Galan e alla Regione perché “si assumano le proprie responsabilità, visto che la gente comincia ad averne veramente le scatole piene queste situazioni di degrado ambientale”, fa veramente sorridere.

"Se Mardegan - conclude Zanoni - era stato amaramente provocatorio, quando aveva inviato i sassi a Venezia e il torchiato di percolato della Tiretta a Treviso, ora Fanton preferisce dimenticare che una buona parte dei rifiuti conferiti in Tiretta (quelli solidi urbani, originariamente non autorizzati in questa discarica) vi sono arrivati proprio per autorizzazione della Regione, ma dopo il nulla osta della Provincia di Treviso e nonostante un’esplicita ordinanza contraria del Comune di Paese”.

 



Laura Tuveri

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