Disastro Molinetto della Croda, nuova causa civile contro Comune e Pro Loco
Gli eredi di Luciano Stella chiedono 1,8 milioni di euro
| Claudia Borsoi |

REFRONTOLO – Era stata data per chiusa la causa civile avviata, all’indomani del disastro del Molinetto della Croda, dalla famiglia di Luciano Stella, una delle quattro vittime del 2 agosto 2014. Dopo la morte di una delle persone citate in giudizio, l’ex vicepresidente della Pro Loco Silvano Antoniazzi deceduto nel gennaio 2021, la causa civile non era stata più riassunta. E chi era stato coinvolto, Pro Loco di Refrontolo e Comune di Refrontolo, pensava che, dopo l’assoluzione nella causa penale, anche quel capitolo fosse chiuso. Invece anni dopo la famiglia Stella ha citato nuovamente in giudizio Comune e Pro Loco.
A darne comunicazione nel corso del consiglio comunale di fine aprile è stato il sindaco di Refrontolo, Mauro Canal. «Mi spiace – commenta il sindaco – non tanto per l’aspetto economico, quando per quello umano: Comune e Pro Loco vengono fatti rimpiombare in questo incubo, nel quale tra l’altro sono ora coinvolti anche gli eredi di persone che oggi non ci sono più, l’ex presidente Lorenzon e l’ex vicepresidente Antoniazzi. Di fatto è un riproporre tale e quale la causa passata».
Nella causa passata gli eredi di Stella, morto travolto dalle acque del torrente Lierza ingrossate e poi esondate che spazzarono via con furia senza precedenti il tendone nel quale si stava svolgendo la “festa dei omi”, struttura che era collocata nei pressi del Molinetto della Croda, avevano chiesto a Comune, Pro Loco e a cinque membri dell’allora direttivo un risarcimento complessivo di 2 milioni e mezzo di euro.
Poche settimane fa al Comune e alla Pro Loco di Refrontolo è stata recapitata una nuova citazione in giudizio da parte degli eredi di Luciano Stella. «Si tratta – spiega il sindaco di Refrontolo – di una nuova causa civile mossa nei confronti del Comune, della Pro Loco e di alcuni dei suoi membri, alcuni dei quali, come il presidente e il vicepresidente dell’epoca, oggi non ci sono più e quindi sono coinvolti moglie e figli. La precedente causa civile si era chiusa perché alla morte di Silvano Antoniazzi (l’ex vicepresidente della Pro Loco di Refrontolo ai tempi del disastro deceduto nel gennaio 2021 ndr) non era stata più riassunta. La vicenda processuale era data quindi per chiusa. Ora, però, la nuova azione legale, totalmente nuova, con la quale vengono chiesti a Comune e Pro Loco circa 1,8 milioni di euro».
Il Comune si è già attivato per affidare ad un legale la propria difesa, così come fatto con la precedente causa civile. E così faranno pure Pro Loco di Refrontolo e le singole persone citate, insieme ai loro eredi. A settembre, in tribunale a Treviso, è prevista la prima udienza.