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25 aprile 2024

Nord-Est

Dipendenti in nero, due erano clandestini: sanzioni per oltre 80mila euro

L’Ispettorato Territoriale ha adottato 2 provvedimenti di sospensione dell’attività

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Dipendenti in nero, due erano clandestini: sanzioni per oltre 80mila euro

VICENZA - La Guardia di Finanza di Vicenza ha scoperto l'impiego di sei dipendenti "in nero", di cui due immigrati irregolari, in tre differenti attività commerciali della provincia, con sanzioni per un totale di 83.253 euro.

Su segnalazione dei finanzieri, inoltre, l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza ha adottato due provvedimenti di sospensione dell'attività, ai sensi della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, per l'impiego di personale irregolare in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori. Le Fiamme Gialle di Arzignano hanno in particolare individuato una Srl e due ditte individuali, facenti capo a cittadini stranieri, che impiegavano lavoratori in nero.

Una di esse, attività di ristorazione, ha permesso di individuare inizialmente due soggetti impiegati in maniera irregolare, di cui uno privo di permesso di soggiorno. I due dipendenti privi di permesso di soggiorno e il datore di lavoro sono stati denunciati per aver violato il Testo Unico sull'Immigrazione.

Un terzo è stato denunciato per aver ospitato uno dei due irregolari. Al titolare della ditta è stata irrogata una multa di 47.520 euro. In un secondo controllo, a un parrucchiere, è stato scoperto un lavoratore in nero. Oltre alla multa di 21.600 euro, il titolare, di origini marocchine, è stato destinatario anche di una sanzione di 3.333,35 euro per aver retribuito il dipendente, per due mensilità, in contanti invece di metodi tracciabili. La terza società controllata, operativa nel settore della preparazione e della concia del cuoio, impiegava un dipendente in nero. Al datore di lavoro, di origini marocchine, è stata contestata una sanzione pari a 10.800 euro ed è stata disposta la sospensione dell'attività imprenditoriale, poi revocata dopo la regolarizzazione della posizione del lavoratore.

 



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