20/04/2024nubi sparse e rovesci

21/04/2024poco nuvoloso

22/04/2024nubi sparse

20 aprile 2024

Treviso

Dieci miliardi di euro: con il sisma bonus riparte l’economia di Marca

La Cna lancia un tavolo di coordinamento tra soggetti istituzionali ed economici per cogliere l'opportunità del sisma bonus

|

|

tavolo Cna

TREVISO – Dieci miliardi di euro: è questo il valore economico in gioco della messa a norma antisismica degli edifici della Marca con i loro 32 milioni di metri quadri da riqualificare. Cifre che si riferiscono alle 294 mila abitazioni presenti sul territorio provinciale di età superiore ai 30 anni, ovvero costruite prima delle normative antisismiche. Va precisato che dai circa 10 miliardi calcolati dalla Cna è escluso il non residenziale, quindi il valore economico della partita è ancora più alto considerando anche gli immobili adibiti a uso produttivo, commerciale e direzionale.

Sono i dati emersi dal convegno “Difendiamo i nostri immobili, la nostra storia, il nostro futuro”, che si è tenuto ieri sera a Vittorio Veneto nell’aula civica del Museo della Battaglia, per illustrare alle imprese, ai professionisti e ai cittadini la grande opportunità offerta dal potenziamento del sisma bonus avvenuto con la legge di stabilità 2018. Una misura diventata quasi strutturale avendo durata fino al 31 dicembre 2021. Ma la partita non è solo economica. È una partita per la sicurezza delle persone e per la valorizzazione del patrimonio edilizio del territorio.

“Negli ultimi 70 anni in Italia, a causa di fenomeni sismici e idrogeologici, ci sono state 10 mila vittime e sono costate alla comunità 290 miliardi di euro, una media di 4 miliardi all’anno – ha spiegato Giuliano Rosolen, direttore della Cna territoriale di Treviso -. Intervenire oggi sugli edifici significa ridurre i danni di possibili eventi sismici futuri, incrementare la competitività del territorio e la sicurezza delle persone”. I recenti terremoti del Centro Italia, dell’Emilia-Romagna e dell’Abruzzo hanno messo in ginocchio intere comunità, in crisi le economie, e hanno inferto una ferita spesso insanabile al patrimonio artistico e culturale.

L’Italia è infatti un Paese ad alto rischio sismico perché collocata sulla linea di faglia tra le placche nord-africana ed euro-asiatica. Anche nella Marca Trevigiana il rischio sismico è alto: la metà dei comuni infatti, tra cui Vittorio Veneto, è considerata a rischio sismico 2, zona dove possono verificarsi forti terremoti. Prendere consapevolezza del problema è parte di quella “rivoluzione culturale” di cui ha parlato l’architetto Marco Boscolo Bielo, membro del comitato di redazione di Quaderni di Legislazione tenica, presentando una serie di interventi che, per non invasività, sono fattibili nella maggior parte degli immobili e a costi contenuti. Ha senso del resto riqualificare dal punto di vista energetico gli immobili tramite gli eco-bonus se non sono antisismici e quindi a rischio crollo o danneggiamento grave in caso di terremoto? È stata una delle domande poste dal relatore.

Ma se non si hanno risorse per l’investimento iniziale per quanto possa essere contenuto? Oggi molti istituti di credito finanziano gli interventi. Durante il convegno, è stata presentata dal dott. Massimo Teruzzi, direttore area retail di Intesa Sanpaolo direzione regionale Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto-Adige, e da Rudy Bortoluzzi, direttore del Consorzio Fidi Canova, la convenzione tra i due enti  per accompagnare le imprese alla messa in sicurezza degli immobili strumentali.

Per raccogliere l’opportunità offerta dal sisma bonus, che restituisce al contribuente fino all’80% della spesa per ridurre la classe sismica del proprio immobile, serve unità di intenti tra gli attori economici ed istituzionali del territorio. Per questo, il presidente di Cna territoriale di Treviso ha lanciato un Tavolo di coordinamento tra i soggetti in gioco: le imprese dell’edilizia, 12 mila circa nel nostro territorio con 25 mila maestranze
; gli oltre 6 mila professionisti tra ingegneri, architetti, geometri; le associazioni di categoria, l’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana, i Comuni, le banche.

“Il sisma bonus rappresenta l’opportunità per un new deal dell’economia trevigiana – ha affermato il presidente Alfonso Lorenzetto -. Cogliere questa opportunità significa far fare un salto di qualità al nostro territorio in termini di competitività, di valore, di vivibilità. Il nostro appello è che tutti i soggetti che, a diverso titolo, si occupano di edilizia continuino a promuovere iniziative comuni come questa per sensibilizzare la popolazione e le imprese a investire nella sicurezza”.

Presente anche Mariarosa Barazza, presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, che ha sottolineato l’importanza del ruolo dei Comuni nella sensibilizzazione della cittadinanza e dell’Associazione che preside nell’avviare percorsi di formazione per il personale degli enti locali.

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×