19/04/2024velature sparse

20/04/2024possibili temporali

21/04/2024poco nuvoloso

19 aprile 2024

Vittorio Veneto

Diamo spazio (anche) all'uccello

Agricoltori e cacciatori insieme per restituire al territorio le sue risorse naturali

|

|

Diamo spazio (anche) all'uccello

FREGONA/CAPPELLA MAGGIORE - Vade retro vilucchione! Sia chiaro: non è che “l’erba cattiva non muoia mai”; non è nemmeno che il vilucchione, il vilucchino, il rovo o la sorghetta (erbe “cattive” per antonomasia”) si combattano con una formula magica alla Harry Potter.

 

In natura, la vegetazione infestante (quella che non lascia spazio alla vegetazione utilizzabile o commestibile) si vince con la fatica. Col sudore. Col lavoro. “Con gli interventi di ripristino ambientale”, suggerisce Claudio Rossi presidente dell’Ekoclub di Treviso.

 

Cinque anni fa (parliamo del 2007), Claudio Rossi, Danilo Tomè (oggi presidente dell’associazione Arci-Gallo Rosso) e altri l’erba cattiva hanno deciso di toglierla di mezzo. Con ogni mezzo. Nel comune di Fregona (in località Sonego, 411 metri s.l.m) e nel comune di Cappella Maggiore (località Rive di Anzano, 340 metri s.l.m) cacciatori, allevatori, agricoltori, insieme agli iscritti all’Arci-Gallo Rosso e all’Ekoclub International, si sono dedicati alla bonifica dei terreni, sradicando le specie infestanti (tra cui il vilucchione e il rovo) e piantando leguminose importanti per l’ambiente come il ginestrino e l’erba medica, che “risultano– dice Danilo Tomè – avere elevata importanza trofica per ungulati (cervo e capriolo) e lagomorfi. Su una superficie di 5 mila metri quadri, sono state inoltre messe a dimora piante da frutto autoctone come meli e peri e sono state introdotte colture a perdere di avena, frumento e colza.

“Dallo sfalcio delle aree risanate – spiega Claudio Rossi – viene ricavato foraggio per l’alimentazione degli asini e dei cervi. Inoltre gli interventi di ripristino e pulizia del territorio hanno portato all’allontanamento del cinghiale che da diversi anni, con la sua diffusione, ha creato danni alla biodiversità e alla rinascita naturale di un’avifauna autoctona, per la cui osservazione presto verrà posizionata sui territori in oggetto un’altana fruibile da chiunque sia interessato all’osservazione degli uccelli.”

 

L’intervento di recupero dell’ambiente sino a questo momento ha interessato soprattutto i cacciatori, che sottolineano come la loro azione finora sia stata limitata all’area circoscritta di un territorio che idealmente dovrebbe snodarsi tra il Castellir di Cordignano e Fregona, per coincidere topograficamente con la cosiddetta Zona B della Provincia di Treviso. Ekoclub e Arci Gallo Rosso auspicano che in futuro vi possa essere una collaborazione stretta sia con gli agricoltori della zona che con i comuni e gli assessorati della provincia per risanare un ambiente che non rappresenta solo una risorsa naturale ineguagliabile, ma che– attraverso le sue peculiarità – può divenire un volano di rilancio economico.

 

edr

 



Leggi altre notizie di Vittorio Veneto
Leggi altre notizie di Vittorio Veneto

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×