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28 marzo 2024

Castelfranco

Depuratore di Salvatronda verso l'ampliamento: servirà 120mila persone

L'intervento da 37 milioni di euro sarà all'insegna dell'ottimizzazione energetica e renderà l'impianto di Castelfranco uno dei più innovativi d'Europa.

| Leonardo Sernagiotto |

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Depuratore di Salvatronda (Castelfranco)

CASTELFRANCO – Presto il depuratore di Salvatronda diventerà uno degli impianti più innovativi in Europa. Questo grazie al progetto di ampliamento e alla realizzazione di una nuova piattaforma fanghi, per un investimento complessivo di 32,7 milioni di euro, di cui 10 assegnati dal Piano nazionale di Resistenza e Resilienza (PNRR). Gli interventi prevedono di aumentare la potenzialità dell’impianto di Salvatronda dagli attuali 73mila abitanti equivalenti a 120mila nei comuni già serviti dal depuratore, ossia Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Loria, Riese Pio X, Vedelago, Altivole, San Zenone degli Ezzelini, Asolo, Maser, Fonte, Castelcucco e Pieve del Grappa.

L’impianto, inoltre, permetterà di ottimizzare il trattamento di tutti i fanghi disidratati provenienti dai 37 depuratori di Alto trevigiano servizi Spa (450mila abitanti nei 52 comuni serviti tra le province di Treviso, Belluno, Vicenza), oltre che dei cosiddetti “bottini” che servono le abitazioni non collegate alla rete fognaria: il risultato finale sarà un “residuo” che potrà essere inviato direttamente al riciclo.

“Il costo annuo per lo smaltimento dei fanghi degli impianti di depurazione in gestione alla nostra società è di oltre 2,5 milioni di euro – spiega il presidente di Ats, Fabio Vettori – Grazie alla nuova piattaforma, si avrà una riduzione dell’85 per cento dei quantitativi di tale materiale residuo. Questo grazie all’impiego di tecnologia innovativa. La piattaforma viene realizzata con l’obiettivo di ottenere la massima riduzione dei costi economici e ambientali del servizio di depurazione aziendale”.

Si prevede, infatti, la realizzazione di tecnologie volte alla massima riduzione dei fanghi da smaltire, quali l’idrolisi termica e la digestione anaeorobica, che, oltre a una riduzione del quantitativo, consentiranno una produzione di biogas finalizzata a coprire parte dei fabbisogni energetici per lo smaltimento stesso. Particolare attenzione sarà poi rivolta alla valorizzazione delle aree verdi, attraverso la piantumazione di alberi, azione che si affianca alla recente acquisizione di un ettaro di pioppeto adiacente al depuratore.

Il sindaco Stefano Marcon rassicura infine i cittadini sul nuovo impianto: “Nel piano di ampliamento vi sarà massima cura per l’eliminazione di ogni fonte di impatto di rumori e odori, grazie alla costruzione di edifici, vasche e canali completamente coperti e realizzati in base alle più moderne tecnologie”.

 


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