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29 marzo 2024

Cronaca

"In stanza con collega affetto da flatulenza": La denuncia della giornalista Tg1 Dania Mondini

Il pm ha chiesto l'archiviazione nel 2019, procedimento avocato dalla Procura Generale

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ITALIA - Risale al novembre 2019 la richiesta di archiviazione della Procura di Roma dell’inchiesta che vede indagati 5 giornalisti del Tg1 per stalking nei confronti della loro collega e conduttrice Dania Mondini. I fatti risalgono al 2018 e il procedimento era nato dalla querela presentata dalla giornalista che denunciava "sistematiche aggressioni psicologiche operate mediante una serie di comportamenti vessatori e denigratori da parte dei propri superiori sul posto di lavoro, ritenendosi, pertanto, vittima di ‘mobbing’ a causa dell'ostracismo perpetrato nei suoi confronti”.

 

Mondini "dava atto dell'inizio delle vessazioni a partire da un ordine di servizio che le imponeva l'obbligo di lavorare nella stessa stanza" con un collega "che soffriva di disturbi della personalità che lo inducevano a comportamenti antisociali in relazione alla cura della persona ed alla pulizia personale, oltre a maleodoranti flatulenze ed eruttazioni, nonché a ripetute violente aggressioni verbali" si legge nella richiesta di archiviazione. La giornalista spiegava inoltre nella denuncia che dopo il suo rifiuto all’ordine di servizio, si sarebbero verificati "una serie di episodi aggressivi, denigratori e ostracizzanti nei suoi confronti da parte degli indagati".

 

Dopo un anno di indagini nel novembre 2019 la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione ma all’udienza, sull’opposizione, dell’ottobre 2021 il giudice ha fatto sapere che nel frattempo la Procura generale aveva avocato il procedimento, che da allora è fermo. Il pm Luigi Fede, nel motivare la richiesta di archiviazione, parlava di "elementi insufficienti a sostenere l'accusa in giudizio nei confronti degli indagati". "La maggior parte dei colleghi” della Mondini “non confermavano quanto affermato dalla stessa”, sottolinea il magistrato, spiegando "che non avevano mai assistito a comportamenti verbalmente aggressivi o atteggiamenti vessatori o denigratori nei confronti della collega". Per il pm quindi non ci sono elementi per giustificare l’accusa di stalking, mentre quanto denunciato dalla giornalista potrebbe integrare semmai il reato di mobbing. “In oltre cinquant’anni di carriera è la prima volta che mi capita un’avocazione di un fascicolo con una richiesta di archiviazione già scritta e l’udienza già fissata da parte del gip per discuterne l’opposizione” afferma all’Adnkronos l’avvocato Marcello Melandri, difensore di uno degli indagati.

 


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