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29 marzo 2024

Oderzo Motta

Delitto di Gorgo, semilibertà per il basista

Tra qualche settimana Alin Bogdeanu potrebbe trascorrere uno o due giorni fuori dal carcere di Frosinone, dove si trova attualmente

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Delitto di Gorgo, semilibertà per il basista

GORGO AL MONTICANO - Delitto di Gorgo: il basista torna in libertà. George Alin Bogdaneanu, condannato a 18 anni di reclusione per concorso in omicidio, potrebbe ottenere a breve la liberazione anticipata. Di fatto il rumeno, condannato come basista della banda che uccide Guido Pelliciardi e Lucia Comin (nella foto) nella notte tra il 21 e il 22 agosto 2007, potrebbe uscire dal carcere a quasi nove anni dall’efferato episodio.

 

Fu Bogdeanu, all’epoca ventenne e con un lavoro all’Inipress di Motta, a dare precise indicazioni su Villa Durante di Gorgo dove la banda colpi.  Fu lui a far sparire le armi del delitto e a gettare nel fiume la borsetta con la refurtiva. Aveva ricevuto ordini dalla mente della banda,  l’albanese Naim Stafa che ospitava in casa e che si trova attualmente all’ergastolo.

Con le sue indicazioni si mosse Arthur Lleshi, che compì materialmente il delitto: Lleshi dopo l’arresto si suicidò. Bogdeanu ha scontato la condanna prima in carcere a Treviso, poi a Spoleto: oggi è a Frosinone.

 

Detenuto modello, il Tribunale di Sorveglianza gli ha concesso la liberazione anticipata dopo il processo di rieducazione senza rilievi disciplinari. La liberazione anticipata prevede una detrazione di quarantacinque giorni per ogni semestre di pena scontata. Tra qualche settimana potrà accedere alla semilibertà, ossia trascorrere uno o due giorni all’esterno del carcere di Frosinone, sempre se ci sarà il consenso del Tribunale di Sorveglianza.

Forse risiederà a Roma dove vive la madre.

 

Sul caso interviene la parlamentare trevigiana di "Fare!" Patrizia Bisinella. «Non ci devono essere misure premiali per chi si è reso responsabile di un delitto tanto efferato e crudele - recita una sua nota -. Rigore assoluto nell’esecuzione totale della pena in casi di gravità e impatto sociale come questo, se si vuole dare un’immagine di certezza del diritto e della pena nel rispetto delle vittime dei reati e dei loro familiari. Di fronte a episodi come quello di Gorgo al Monticano tutti coloro che si sono resi responsabili e hanno partecipato al massacro devono essere puniti con severità esemplare.

Mi auguro che il Tribunale di Sorveglianza chiamato a verificare la sussistenza delle condizioni per la concessione della semilibertà non conceda lo sconto di pena».

 


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