FOLLINA - Si è chiusa iIl 6 Gennaio,  a Parigi, la mostra "Banditi dell'arte " ( Halle Saint Pierre 23 marzo 2012 - 6 gennaio 2013 ). La più importante esposizione dedicata ai massimi esponenti italiani della Art Brut ha visto, tra i protagonisti, Francesco Nardi, pittore di Follina.

L' Art Brut o Outsider Art designa “lavori effettuati da persone indenni di cultura artistica, nelle quali il mimetismo, contrariamente a ciò che avviene negli intellettuali, abbia poca o niente parte, in modo che i loro autori traggano tutto (argomenti, scelta dei materiali messa in opera, mezzi di trasposizione, ritmo, modi di scritture, ecc.) dal loro profondo e non stereotipi dell'arte classica o dell'arte di moda come la definì Jean Dubuffet .

Il manifesto e la copertina del catalogo sono dedicati  proprio al lavoro di Francesco Nardi pittore. Classe 1952, Nardi è nato a Follina dove vive tuttora. Dipinge da sempre. Dopo le scuole dell'obbligo in collegio a Riccione, torna al paese e comincia subito a lavorare come operaio nell'industria laniera . Presta servizio militare in marina, due anni, quando finalmente sbarca si iscrive al liceo artistico di Treviso diplomandosi nel '83.

Ne esce con una buona padronanza del segno e della tecnica che sfrutta da subito per la sua personale visione della realtà. Dipinge su qualsiasi superficie compresa la sua casa. Muri, mobilia, porte e finestre sono perennemente istoriati da scritte, graffiti e brevi poesie.

Proprio sulle porte si è sviluppata la sua vena creativa più fervida, ne ha dipinto a decine e il numero crescente dei suoi estimatori lo ha costretto a marchiare la porta del bagno, dipinta, con un deciso "Non in vendita". Quando non dipinge scrive, oppure detta il suo diario quotidiano su un registratore a cassette standosene appollaiato sulla sedia in cucina arrotolandosi le sue sigarette di trinciato.

Recentemente il Comune di Follina e la Società Operaia di Mutuo Soccorso hanno dedicato una mostra a Francesco Nardi e altri tre autori follinesi: "Sensibili a Follina " curata da Francesco Michielin, dove si poteva intuire il percorso creativo di Francesco Nardi dai primi passi fino alle recenti " porte " esposte a Milano, Berlino e Parigi.