Da Portobuffolè a Caorle. A remi
Piccola impresa di nove amici che hanno percorso in kajak la Livenza
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MEDUNA DI LIVENZA - Prima a piedi, poi a remi. Tre anni fa un gruppo di amici percorse a piedi in qualche giorno tutta l’asta della Livenza, da Polcenigo, nel pordenonese, alla veneziana Caorle, passando per Meduna e Motta di Livenza.
Il 18 luglio scorso, a tre anni da quell’esperienza gli stessi amici, con 9 kayak, cinque singoli e quattro doppi hanno visto la Livenza da un’altra prospettiva, ossia remando. Da Portobuffolé dunque hanno percorso circa 20km di navigazione alla velocità media di 6 km/h , escluse soste negli angoli più suggestivi e incluso qualche tratto a 10 km/h: giunti a Meduna si sono fermati per il pranzo. Poi altri 20 km da Meduna di Livenza a S.Anastasio di Cessalto, dove i ragazzi hanno cenato alla locale sagra, come tre anni fa. Passata la notte in tenda, il gruppo è ripartito di buon mattino per ulteriori 20km, sostando alla Salute di Livenza.
Infine l’ultima tappa, i 15 km/h che hanno portato i vogatori fino a Caorle per il bagno di rito nelle acque del mare. Il gruppo era composto da Andrea Tapparello, Manuel Rubert, Davide Pavan, Giuliano Samugin, Devis Zulianello, Francesco Azzano, Leonida Forner, Gianangelo Tapparello, German Grasgruber, Cristian Fregonese, Francesco Rinaldo, Massimo Valeri e Giuliano Crosato. Quest’ultimo ha svolto anche le funzioni di “coach” lungo tutto il percorso fluviale. «A suo modo una piccola avventura, ci siamo divertiti molto e soprattutto è stata un’esperienza davvero unica».