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20 aprile 2024

Montebelluna

Da Montebelluna al Kenya, partiti quattro volontari Avi

Si occuperanno di un progetto per l’assistenza ai bambini di strada

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Da Montebelluna al Kenya, partiti quattro volontari Avi

MONTEBELLUNA - Sono partiti alla volta di Nairobi quattro giovanissimi volontari dell’Avi di Montebelluna. Si tratta di Federica Mercolo e Gilberto Betta, montebellunesi neo diciottenni  al 4° anno del liceo Levi, Federico Cian di Paese, ventottenne  ingegnere elettronico a Dusseldorf, e Giorgia Zanin, di Santa Lucia di Piave, ventiseienne neo laureata a Padova in Cooperazione Internazionale.

Meta del gruppo la missione di Maralal, nel Nord del paese, cittadina di 35.000 abitanti nella contea Samburu, sede vescovile retta da  mons. Virginio Pante, missionario della Consolata nativo di Lamon (Bl).

A Maralal l’Avu è presente da tempo, vi ha realizzato un paio di anni fa quella che sicuramente è la più moderna scuola superiore femminile della regione, ed ha attualmente in corso la costruzione di una maternità, che andrà ad affiancare il dispensario sanitario da poco ristrutturato con i fondi del 5 per mille.

 

Obiettivo dei quattro giovani volontari sarà la messa a punto del “Kikora Street Children in Maralal”,  progetto comunitario per il miglioramento della situazione dei ragazzi di strada a Maralal (Kenya) tramite il coinvolgimento della famiglia e della comunità  elaborato dalla stessa Giorgia Zanin sulla scorta di una sua precedente esperienza di volontariato effettuata sempre in Kenya presso la Fondazione Saint. Martin di Nyhaururu appoggiata dalla diocesi di Padova.

Sul progetto Kikora Giorgia ha incentrato la sua recente tesi di laurea, e lo ha poi presentato al Convegno “Ri – Innovare la Cooperazione” promosso lo scorso 10 e 11 maggio a Laggio di Cadore dal Laboratorio Cooperazione di Treviso.

Prevede di offrire una via d’uscita ai tanti ragazzini orfani o comunque privi di adeguato appoggio familiare (figli di alcolisti, prostitute, detenuti ecc.) che vivono in strada a Maralal.

 

(Nella foto Maralal: il cantiere della nuova maternità)

 

 



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