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19 aprile 2024

Treviso

Da Breda di Piave a Rai 2: otto trevigiani nel docu-film su Dante

La compagnia dell'Antica Torre di Breda di Piave ha partecipato alle riprese del docu-drama realizzato per il settecentenario dantesco, a fianco di valenti studiosi internazionali.

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Un fotogramma del docu-drama con i rievocatori della Compagnia dell’Antica Torre

BREDA DI PIAVE - “Dante: Il sogno di un'Italia libera” parla anche un po’ trevigiano. Il docu-film andato in onda lunedì sera su Rai2 (e disponibile sulla piattaforma Raiplay) perpetua, seppure indirettamente, quel legame sorto tra il Sommo Poeta e la Marca Trevigiana, nato quando nel 1306 fu ospitato da Gherardo III da Camino durante il suo esilio da Firenze.

Il docu-drama di Rai2, scritto da Diego D’Innocenzo, Luca Marchetti e Mariangela Barbanente, intervalla interventi di valenti studiosi a immagini che ricreavano scene della vita e del tempo di Dante, con attori in costume e rievocatori storici. Tra quest’ultimi vi sono anche i membri della Compagnia dell’Antica Torre di Breda di Piave, associazione che si occupa da anni di ricostruire la vita, i costumi, le attività e le modalità di combattimento bassomedievali.

Il gruppo era stato contattato a luglio dall’agenzia veneziana Wavents del vulcanico Massimo Andreoli, presidente del Cers (Consorzio europeo rievocazioni storiche) e consulente storico per molte produzioni Rai condotte da Alberto Angela. Agli inizi di agosto la Compagnia dell’Antica Torre, assieme ad altri due importanti gruppi storici come la Compagnia d'Arme Stratos di Bari e il Vessillo del Bufalo di Firenze, sono stati impegnati sul set televisivo, allestito in provincia di Roma, per due giorni di riprese, durante i quali i rievocatori hanno interpretato i soldati di Carlo di Valois, rappresentando inoltre comparse in ambiti civili medievali. La qualità e la correttezza filologica dei tre gruppi di rievocazione erano notevoli, tali da porre il docu-drama della Rai sullo stesso livello delle più blasonate produzioni documentaristiche straniere.

Commenta Lorenzo Fornasier, presidente dell’Antica Torre: «È stata la nostra prima apparizione a livello cinematografico-televisivo. Sebbene il tutto sia nato in maniera casuale e inaspettata, si è trattato di un’esperienza assolutamente positiva, anche per il valore dell’iniziativa, nel settecentenario della morte di Dante. Il docu-film realizzato è secondo noi un prodotto di ottima qualità, anche per il coinvolgimento di studiosi e storici molto validi e preparati».

Conclusa l’esperienza televisiva, Lorenzo ricorda tuttavia il lungo stop che la pandemia ha causato all’intero mondo rievocativo: «Da parte nostra, dopo un 2020 senza eventi, nel giugno 2021 abbiamo iniziato lentamente a riprendere le manifestazioni, prima con una camminata in abiti storici attraverso i Colli Euganei, poi partecipando ad eventi in zona, da Castelfranco a Cittadella, fino a Santa Lucia di Piave». L’augurio è dunque per un 2022 di ritorno alla normalità anche nel campo della rievocazione storica, per poter rivivere in pieno il fascino di lontane epoche passate.

Nelle foto: fotogrammi del docu-drama con i rievocatori della Compagnia dell’Antica Torre.

 


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Leonardo Sernagiotto

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