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28 marzo 2024

Montebelluna

Cyberbullismo e furti d’identità online: che rischi corrono i ragazzi?

Incontri a Montebelluna promossi nell’ambito del progetto avviato nella scuola media di Biadene

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cyberbullismo

MONTEBELLUNA - Il cyberbullismo, il Blue Whale, i giochi che rubano l’identità reale e virtuale, il finto anonimato, il sexting sono solo alcuni dei temi che scuotono gli animi dei genitori, degli insegnanti, degli educatori in genere. E’ proprio questo il punto di partenza che ha indotto la Fondazione Ispirazione ad accendere i riflettori su questo tema, individuando i pericoli per i ragazzi e i limiti oggettivi da parte degli adulti che li educano. Un tema per il quale le scuole sentono enormemente la necessità di un supporto altamente professionale ma spesso i pochi fondi e le dinamiche proprie delle istituzioni non consentono azioni incisive ed efficaci.

 

Parte dall’esigenza di conoscere di più le potenzialità ed i rischi connessi con l’uso e l’abuso della tecnologia il progetto Smarteen Gener@tion, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Ispirazione Onlus, con l’assessorato all’istruzione, l’Istituto Universitario Salesiano Venezia e la scuola media di Biadene con il patrocinio della Città di Montebelluna.

 

La partnership istituzionale si è avvalsa del contributo tecnico del professor Cesare Guerreschi, psicologo e psicoterapeuta, esperto di fama mondiale in termini di New Addictions (Gioco d’azzardo patologico, Shopping compulsivo, Internet Addiction Desorder, Sex Addiction, Work Haolism) econsulente del Ministro Padoan nell’ambito del gioco d’azzardo. Grazie al progetto Smarteen Gener@tion sono state messe a punto una serie di attività rivolte ai 140 ragazzi della terza media della scuola di Biadene e nel mese di marzo vengono promossi tre giorni di incontri con gli studenti, con gli educatori, con i genitori per affrontare il tema dei social network, dei new media, della rete, individuando le insidie e le opportunità di questi strumenti. Il ciclo di incontri vede la partnership del Comando dei Carabinieri di Montebelluna, dell’Ufficio scolastico provinciale di Treviso e dell’Ulss 2.

 

“Il progetto - spiega il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero – nasce da una proposta della Fondazione che ha raccolto un’istanza della scuola media di Biadene sul tema dell’utilizzo di internet che rappresenta allo stesso tempo una risorsa ed una possibile minaccia perché permette un accesso incontrollato da parte di adulti e soprattutto dei ragazzi con il rischio che l’uso si trasformi in dipendenza. Con questa iniziativa non si vuole criminalizzare l’uso della tecnologia ma promuoverne un corretto utilizzo”.

 

INCONTRI

 

Mercoledì 21 marzo

Cesare Guerreschi Psicologo e psicoterapeuta / Fondatore S.I.I.Pa.C (Società Italiana Intervento Patologie Compulsive)

Cosa accade nella mente quando la rete prende il sopravvento?

9.00 - 12.00 / Scuola Media di Biadene di Montebelluna / Incontro per gli studenti

Incontro didattico che analizza a fondo le dinamiche che regolano i new media e la rete. Obiettivo è quello di promuovere una cultura della rete “sana”: di diffondere le buone prassi per aiutare ragazzi e ragazze a prevenire il comportamento antisociale e ridurre il crimine nonché a tutelare la propria persona.

20.00 / Auditorium della Biblioteca Civica di Montebelluna / Incontro aperto alla cittadinanza

L’incontro è finalizzato ad accrescere, la conoscenza degli eventuali danni psicologici , fisici, sociali, morali o materiali che possono insorgere derivanti dall’utilizzo improprio della rete e dei dispositivi contrastando inoltre la diffusione di comportamenti offensivi o lesivi come ad esempio: cyberbullismo, pedofilia, pedopornografia etc. I genitori vengono sensibilizzati verso un ruolo attivo nei confronti dei propri figli.

 

Giovedì 22 marzo

Maggiore Sabatino Piscitello della Compagnia dei Carabinieri di Montebelluna

I Carabinieri incontrano studenti ed insegnanti: Il valore delle regole

9.00 - 11.00 / Teatro Binotto di Montebelluna

Quali sono gli utilizzi fraudolenti della rete, cosa significa rubare l’identità, utilizzare in modo improprio l’identità altrui, la pedofilia, la pornografia, la truffa… come essere attenti e preparati in caso di incontri indesiderati. Cosa fare? Un mondo del quale difficilmente si parla in modo approfondito ma dal quale ci si può difendere.

 

Venerdì 23 marzo

Marco Scarcelli - Docente di Sociologia dei Media Digitali e Media Educator / Università IUSVE – Venezia Conoscere la rete per usarla in modo consapevole

8.30 - 12.30 / Scuola Media di Biadene di Montebelluna / Incontro per gli studenti

Attività per i ragazzi sia teorica che laboratoriale realizzata dai dottorandi dell’Università sotto la supervisione del Direttore della Comunicazione in un progetto di PEER EUCATION. 

Ci saranno discussioni collettive, stimolate dal coordinatore, volte a mettere in discussione alcuni comportamenti quotidiani legati all’uso di internet e a offrire diversi modi di approcciare e utilizzare la rete.

14.30 - 16.30 / Scuola Media di Biadene di Montebelluna / Incontro per gli insegnanti Attività per gli insegnanti sia teorica che pratica realizzata dai docenti del corso di Comunicazione. L’incontro mirerà a fornire le competenze e le abilità inerenti i linguaggi e i contenuti della rete sottolineandone la valenza didattica, culturale ed educativa. Le attività laboratoriali consentiranno di arricchire la prassi didattica attraverso l’utilizzo dei new media.

Roberta Gallego - Magistrato Tribunale di Belluno Rete, new media e bullismo: aspetti legali

20.00 / Auditorium Bachelet di Montebelluna / Incontro aperto alla cittadinanza Incontro per approfondire quali sono gli utilizzi sbagliati della rete. In cosa ci si può imbattere, come ci si può difendere e cosa può accadere a chi crede di nascondersi nel finto anonimato dei social per danneggiare altre persone. Quali sono le responsabilità e come è evoluta la legge in questi ambiti. Un magistrato molto sensibile e attento al mondo dei ragazzi fotografa, attraverso casi reali, cosa accade.

 

Il ciclo di incontri prosegue un percorso avviato lo scorso novembre con un incontro-dibattito sul tema “Sono social e amo la vita” moderato dal giornalista e politologo Stefano Aurighi, durante il quale sono intervenuti Paolo Crepet (psichiatra e sociologo), Roberta Gallego (magistrato presso il Tribunale di Belluno, esperta di cyberbullismo), Giorgio de Carlo (Direttore di Quaeris srl, azienda specializzata in indagini demoscopiche) e con la ricerca demoscopica sul “Rapporto genitori-figli nell’era di internet” realizzata sui genitori della scuola media di Biadene a cui è stato chiesto di rispondere ad un questionario cartaceo. I dati sono stati successivamente elaborati e organizzati da QUAERIS.

 

Con la ricerca esplorativa la Fondazione Ispirazione ha indagato il tema dell’educazione e dell’essere genitori, con particolare focus sull’aspetto relativo all’utilizzo di internet e degli strumenti tecnologici in generale. E’ stata sondata l’opinione di genitori attraverso la diffusione di questionari cartacei in auto somministrazione. Sono stati restituiti 181 questionari correttamente compilati. I dati sono stati successivamente elaborati e organizzati da QUAERIS. 

 

Il campione è composto da 181 genitori: genere: 53% donne – 47% uomini classse di età: 60,8% tra i 41 ed i 50 anni – 30,4% tra i 51 e i 60 anni – 8,8% tra i 30 e i 40 anni titolo di studio: 56,3% media superiore – 28,2 laurea o titolo maggiore – 15,5% media inferiore Dalla ricerca è emerso che la maggioranza degli intervistati per connettersi ad internet nel tempi libero utilizza lo smartphone (50,7%) e a seguire il pc portatile o fisso (34,6%) ed il tablet (14,6%). Si tratta di un dato in linea sia con i comportamenti dei genitori e livello nazionale che provinciale. Le attività che è possibile svolgere on line nel tempo libero, più praticate dai genitori risultano essere whatsapp (97,2%), facebook (51,4%), google + (49,2%), skype (30,9%). Seguono messenger, instagram, pinterest, linkedin, netflix, skygo/premium on line, twitter, snapchat e tumblr. 

 

La ricerca mette in evidenza che, secondo i genitori intervistati, oltre il 60% dei figli utilizza internet tra 1 e 4 ore (42,1% 1-2 ore; 17,2% 3-7 ore). Anche il questo caso il dato locale è simile a quello nazionale e provinciale in cui secondo i genitori la frequenza di utilizzo di internet da parte dei figli è rispettivamente è del 61,7% e del 61,8% tra 1 e 4 ore. E’ invece leggermente più alta la percentuale locale dei genitori secondo cui i figli utilizzano meno di 1 ora (21,2%) rispetto a quella nazionale (16,3%) e 16,4%).

 



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