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21 aprile 2025

Castelfranco

Crisi Berco: l’Assessore Mantovan a Copparo lancia un appello al dialogo

L’auspicio è che l'azienda riapra il confronto con le parti sociali e le istituzioni

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Berco

CASTELFRANCO VENETO / COPPARO (Ferrara) - Si è svolto ieri a Copparo (FE) un incontro sulla crisi della Berco, che ha visto la partecipazione delle principali organizzazioni sindacali – Fiom CGIL, Fim CISL e Uilm UIL – e delle istituzioni locali e regionali dell'Emilia Romagna. Un’occasione per fare il punto sulla situazione degli stabilimenti Berco e, in particolare, sull'incertezza che grava sui lavoratori delle due sedi, quella veneta di Castelfranco Veneto e quella emiliana di Copparo, quest’ultima sede che impiega anche numerosi operai provenienti dal Polesine. A prendere parte all’incontro, per la Regione del Veneto, l’assessore al Lavoro Valeria Mantovan, che ha ribadito il suo impegno verso la vicinanza ai lavoratori. “Ci tenevo a partecipare a questo incontro per testimoniare ancora una volta la vicinanza ai lavoratori della Berco. Una vicinanza che esprimo a livello istituzionale e personale”, ha dichiarato Mantovan, sottolineando che la Regione del Veneto è direttamente coinvolta nelle sorti degli stabilimenti, situati sia nel Veneto che in Emilia Romagna.

L’assessore ha inoltre evidenziato come la Regione si stia adoperando per affrontare le varie crisi aziendali, che presentano problematiche di diversa natura. Tuttavia, ha precisato che le difficoltà più evidenti sorgono quando il dialogo tra le parti coinvolte si interrompe o si irrigidisce. "Le difficoltà maggiori nella gestione delle crisi le riscontriamo quando le parti restano ancorate a posizioni rigide e quando il dialogo viene interrotto. Il caso Berco rientra tra questi", ha spiegato Mantovan. Secondo l’assessore, infatti, inizialmente si era aperta una fase di collaborazione proficua, con l'azienda che aveva ritirato i licenziamenti unilaterali in seguito ai tavoli nazionali al MIMIT, avviando un percorso condiviso dal novembre scorso. Tuttavia, da gennaio in poi, si è assistito a un'inversione di rotta, con una nuova chiusura al dialogo da parte dell'azienda, proprio quando si stavano cercando soluzioni alternative a quella del taglio dei costi.

Mantovan ha ricordato anche il rifiuto dell’azienda di partecipare ad un tavolo ministeriale a febbraio, ponendo un freno a ogni tipo di confronto esterno alla procedura di licenziamento collettivo. Questa posizione ha scatenato agitazioni sindacali e scioperi, come sottolineato dall’assessore. "Voglio chiarire tuttavia che non ho partecipato all’incontro per biasimare la società e i suoi comportamenti, ma piuttosto per richiamarla nuovamente al dialogo", ha precisato Mantovan, aggiungendo che, nonostante le difficoltà, le istituzioni e i sindacati non hanno mai smesso di cercare soluzioni praticabili per evitare l’adozione di una logica esclusivamente orientata ai tagli. L’assessore ha concluso il suo intervento con un appello a un cambio di rotta, auspicando che l'azienda riapra il confronto con le parti sociali e le istituzioni. "Il nostro lavoro non si è fermato", ha affermato, "ma è evidente che, in mancanza di dialogo, valutazioni e soluzioni alternative restano impraticabili". Infine, ha voluto ringraziare i lavoratori e i sindacati per la loro compostezza e responsabilità, anche nei momenti più difficili della crisi: "Anche nei momenti più difficili, hanno dimostrato equilibrio e responsabilità", ha concluso l'assessore.
 


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