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12 febbraio 2025

Treviso

"Creare un Parco delle Risorgive"

La proposta di Legambiente Treviso e delle associazioni per custodire e valorizzare il territorio lungo il fiume di risorgiva

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

TREVISO - Tra birdwatching, laboratori di analisi dell'acqua e passeggiata monitorante, oltre sessanta persone hanno partecipato all’iniziativa“Esploriamo il Botteniga”, domenica 2 febbraio a Treviso. Questa quarta edizione ha visto come organizzatori Legambiente Treviso, Vivere il Botteniga-FIAB Treviso, LIPU Treviso, WWF Terre del Piave e GRA - Grande Raccordo Ambientale, che hanno portato tre gruppi di lavoro alla scoperta delle acque di risorgiva e del loro territorio. La proposta di Legambiente Treviso e delle associazioni è di istituire un Parco delle Risorgive e l’invito a partecipare alla sua costituzione è rivolto a tutti i livelli della cittadinanza. 

I partecipanti hanno potuto toccare con mano la necessità di agire concretamente per tutelare le zone umide rimaste nel territorio, per il benessere di natura, animali ed esseri umani. Sono state rilevate ben 30 specie di volatili lungo il corso del Botteniga, sono stati analizzati i macroinvertebrati attraverso i bioindicatori dello stato di salute del corso d’acqua, individuando anche una specie in direttiva Habitat. Sorprende gli organizzatori che, proprio per questi motivi, l’area non sia ancora sottoposta ad alcun vincolo di tutela normativa.

“In un mondo segnato da eventi climatici estremi e conflitti devastanti, occuparsi quotidianamente di un piccolo territorio lungo un fiume di risorgiva può sembrare un’azione marginale. Eppure, è proprio in questi gesti concreti che si manifesta la volontà di prendersi cura della vita, di ricreare relazioni, di ascoltare i bisogni del territorio e delle persone che lo abitano” spiegano i rappresentanti del circolo Legambiente Treviso. “Per tutelare fiumi e sorgenti (e di conseguenza la salute della cittadinanza) e proteggerle dal cemento e dall'inquinamento, è necessario introdurre adeguati strumenti giuridici, coinvolgendo cittadini, enti e proprietari dei terreni lungo i corsi d’acqua, per realizzare patti di collaborazione e patti che vadano verso la realizzazione di polmoni verdi come misura efficace per preservare la biodiversità e contrastare l'inquinamento, attraverso l'istituzione di una zona di protezione, la condivisione di pratiche virtuose, l’acquisto dei terreni, fino alla possibilità di operare monitoraggi civici per indagare e raccontare lo stato di salute dei nostri fiumi.  Custodire e valorizzare questo spazio naturale non è solo un impegno ecologico, ma un’azione che diventa simbolo di una responsabilità più ampia: riconoscere e difendere i diritti della terra, delle persone, dei bambini, il diritto alla vita. 

Per questo, desideriamo che la nostra iniziativa condivisa si trasformi in un possibile modello per i territori limitrofi, aprendo la strada alla creazione di un Parco delle Risorgive, un'area protetta in cui la natura e la comunità possano ritrovare il loro equilibrio. Un parco che non sia solo un’area verde, ma un luogo di educazione ambientale, di socialità, di ascolto, dove il rispetto per l’ambiente diventi il motore per la costruzione di una società più consapevole e solidale. Un progetto che nasce dal basso, dall’impegno quotidiano di chi crede che ogni piccolo gesto possa contribuire a un cambiamento più grande. Invitiamo cittadini, associazioni e soprattutto le istituzioni e gli enti preposti, a unirsi a noi in questo percorso, affinché il Parco delle Risorgive diventi realtà: un esempio concreto di tutela del territorio e della vita in tutte le sue forme”.


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