Covid, Vittorio Veneto in fascia nera: "C'è una riduzione dell'operatività degli uffici, è inevitabile"
Il sindaco Antonio Miatto fa il punto della situazione
VITTORIO VENETO - “Il numero di positivi aumenta. Ieri mattina, a causa della positività al Covid-19 o di un contatto con un positivo, in comune mancavano delle persone. C’è una riduzione dell’operatività degli uffici, è inevitabile. Credo che tutti i servizi siano in difficoltà”. Il sindaco Antonio Miatto fa il punto della situazione. A Vittorio Veneto, come nel resto della provincia, i contagi continuano ad aumentare: la Città della Vittoria, dopo aver superato la soglia dei 1750 casi ogni 100mila abitanti, è finita in “fascia nera”. Il report di ieri parlava di 410 contagi e di 3 ricoveri. Come ha spiegato il sindaco, però, il dato arrivato questa mattina è diverso: “Oggi abbiamo 365 casi. La congruità si verifica meglio considerando più giornate consecutive”. L’ospedale di Costa attualmente ospita 73 pazienti positivi in area non critica e 6 persone in terapia intensiva.
Il primo cittadino, però, ha parlato anche di altri servizi: “Le poste centrali sono sottodimensionate, c’è gente che aspetta fuori. Accampano le difficoltà di tutti gli altri servizi, la quantità di personale e la questione del distanziamento. Fin dall’inizio hanno preferito tenere tre uffici aperti di mattina. Nelle altre città, magari, ce n’è uno aperto anche nel pomeriggio”.
Intanto i contagi, favoriti con tutta probabilità dalla variante Omicron, aumentano in tutto il territorio. In “zona nera” sono finiti anche Revine Lago, Fregona, Cison di Valmarino, Follina, Valdobbiadene, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Susegana, Santa Lucia di Piave, Mareno di Piave, Vazzola, San Fior, San Vendemiano, Codogné, Colle Umberto e Gaiarine.
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