Covid, vai in giro anche se sei in quarantena? Ecco cosa rischi
Il punto dell'avvocato Giuliano Marin
CONEGLIANO - Rischia davvero grosso chi viola la quarantena. Chi esce di casa come se niente fosse, al posto di osservare il periodo di clausura imposto dalle restrizioni vigenti, può andare infatti incontro a pene diverse, tra cui l’arresto. La situazione, soprattutto per chi mastica poco il diritto, è parecchio variegata.
C’è infatti l’articolo 260 del regio decreto che prevede – per chi viola la quarantena e non l’isolamento fiduciario – una sanzione penale come l’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5mila euro. Questo – spiega l’avvocato Giuliano Marin - “salvo che il fatto costituisca violazione dell’articolo 452 del codice penale o comunque più grave reato”.
La cosa si complica ancora di più se, violando la quarantena, si contagia qualcuno. Nel caso in cui si infetti qualcuno volutamente, infatti, si può essere condannati ai sensi dell’articolo 438 del codice penale, che punisce con l’ergastolo chiunque cagioni un’epidemia mediante la diffusione “di germi patogeni”. È interessante vedere come, nel passato, la stessa legge prevedesse la pena di morte – oggi ovviamente abrogata - in caso di decesso di più persone contagiate.
Diversa ancora l’ipotesi sanzionatoria prevista dall’articolo 452 del codice penale, richiamata espressamente dal Dpcm del Governo Conte. Questa punisce chiunque – per colpa e quindi per violazione delle norme contenitive o comunque per una distrazione – contagi, senza volerlo espressamente, altre persone.
Ecco le pene previste: reclusione da tre a dodici anni, qualora consegua la morte del contagiato; reclusione da uno a cinque anni, nei casi per i quali le disposizioni già elencate stabiliscono l'ergastolo; reclusione da sei mesi a tre anni, nel caso in cui l'articolo 439 stabilisce la pena della reclusione.