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25 aprile 2024

Cronaca

Covid: nuova ordinanza Zaia, al bar solo seduti

Fino al 5 marzo, 'per evitare ripresa infezione'

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Luca Zaia

VENETO - In Veneto si dovrà consumare al bar solo da seduti, tra le ore 15.00 alle 18.00, sia all'esterno che all'interno dei locali. Lo prevede la nuova ordinanza regionale del presidente Luca Zaia, in vigore da oggi fino al 5 marzo. Il testo, presentato ai giornalisti, ricorda il rispetto della distanza di un metro tra i posti, e le altre linee guida già fissate dalla Conferenza delle Regioni. È vietata la consumazione per asporto nelle vicinanze dell'esercizio e sempre "consentita e consigliata" la consegna a domicilio.

I sindaci del Veneto possono disporre la chiusura di strade e piazze dei centri urbani che presentano situazioni a rischio di assembramento, per l'intera giornata o per fasce orarie. Lo prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente Luca Zaia. "Non è una disposizione nostra - ha precisato Zaia - ma semplicemente ricordiamo e diamo l'estremo di legge per le amministrazioni".

Il Veneto registra 701 nuovi contagi Covid nelle ultime 24 ore, e 65 decessi. Numeri che portano i totale degli infetti da inizio epidemia a 317.979, quello delle vittime a 9.364. Lo riferisce il bollettino della Regione. Negli ospedali prosegue la discesa dei ricoveri di pazienti colpiti dal virus: nei reparti non critici si trovano 1.590 persone (-46), nelle terapie intensive i malati sono 181 (-7). I soggetti attualmente positivi in Veneto sono 26.330 (-600).

Sulla possibilità di acquisto autonomo di vaccini in Veneto "è come la lettera dal fronte, 'si zappa tanto e si vanga poco', cioè abbiamo più avanzato che arretrato". Lo ha detto ai giornalisti il presidente regionale Luca Zaia. "Si è fatto un passo in avanti - ha aggiunto Zaia - e ci dà responsabilità sul piano della legalità, della sostenibilità e delle autorizzazioni. Il direttore generale Flor ha un mandato chiaro, il percorso deve essere tracciato nella limpidezza e nella legalità".

Zaia ha quindi reso noto che "oggettivamente, in una delle due interlocuazioni più solide la corrispondenza comincia a essere importante. Se questo si traduca in un camion di vaccini, non sono in grado di rispondere. Ma non accetto che qualcuno dica che è una farsa". Quindi ha concluso sul tema: "Non abbiamo posto la parola fine - ha aggiunto Zaia - a tutta questa interlocuzione, che finora è tale, e non possiamo garantire che arrivino camion di vaccini. Certo è molto, molto di più di qualche scatolone"

In fine: "Per gli anticorpi monoclonali, la distribuzione avverrà come per il Remdesivir". Lo ha spiegato Luca Zaia. "C'è una regia nazionale - ha proseguito - e a seconda delle richieste ci sono plafond regionali, per i candidati a quel tipo di terapia. Sono i clinici che in base alle linee guida decideranno e chiederanno, in base al paziente che hanno. I monoclonali sono strategici nelle prime 72 ore dalla comparsa dei sintomi, quindi - ha concluso Zaia - è il clinico che decide".

 


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